Sorpresa PIL 2021: l’Italia crescerà più della Germania

Violetta Silvestri

13/05/2021

Nelle previsioni economiche primaverili dell’UE è emerso un dato: il balzo del PIL nel 2021 sarà più ampio in Italia che in Germania. I motivi.

Sorpresa PIL 2021: l’Italia crescerà più della Germania

Le previsioni economiche primaverili della Commissione Europea hanno dato un segnale di ottimismo: la regione crescerà più del previsto.

Vaccinazioni accelerate, graduale allentamento delle restrizioni, ripresa delle esportazioni e, soprattutto, arrivo delle ingenti risorse del NextGenerationEU daranno la giusta spinta per il rimbalzo.

La crescita economica attesa in questo 2021 non sarà comunque omogenea: ogni Paese affronta carenze strutturali, difficoltà, situazioni finanziarie e contingenze proprie.

A sorpresa, nell’eterna lotta tra Italia e Germania, il Belpaese appare in vantaggio: PIL a +4,2% nell’anno in corso rispetto al +3,4% tedesco. Come spiegarlo?

Italia: PIL +4,2% nel 2021, superata la Germania

Nelle tabelle esplicative della Commissione UE sono emersi i dettagli delle previsioni economiche di ogni Stato.

Gli aggiornamenti primaverili hanno stimato un vero e proprio balzo del Prodotto Interno Lordo italiano per l’anno in corso: +4,2%, percentuale migliore rispetto all’inverno, che quasi fa impallidire il 3,4% atteso in Germania.

Motore economico e produttivo dell’intera regione europea, la nazione tedesca sembra aver subito in modo profondo l’impatto della pandemia. Cosa suggerisce tale divario di percentuali?

Innanzitutto, occorre analizzare la situazione Paese dell’Italia descritta dalla Commissione:

“Le vaccinazioni e l’allentamento delle restrizioni stanno aprendo la strada alla forte ripresa dell’economia italiana nella seconda metà del 2021. Gli investimenti sostenuti dall’UE dovrebbero portare l’economia a un’espansione sostenuta, che dovrebbe consentire all’output di tornare al livello pre-pandemia entro la fine del 2022.”

La chiave per contestualizzare il rilancio dell’economia italiana dal tonfo dell’8,9% del PIL nel 2020 è proprio il Recovery Fund. Anzi, il Piano nazionale di ripresa e resilienza già inviato a Bruxelles e contenente le riforme per dare una svolta allo sviluppo.

Da ricordare che l’Italia risulta tra le prime beneficiarie per quantità di risorse che saranno erogate, per un piano faraonico da oltre 200 miliardi di euro. Il balzo del PIL del 4,2% già nel 2021 e poi del 4,4% nel 2022 è strettamente correlato agli investimenti resi possibili da prestiti e sovvenzioni UE.

Per questo, il nostro Paese resta osservato speciale: sull’efficienza della spesa dei miliardi europei si giocherà il suo futuro e il suo rimbalzo, così generoso.

Germania: perché la ripresa sarà “solo” del 3,4%?

La forte Germania è stata duramente colpita dalla pandemia, con contagi in pesante aumento da dicembre 2020.

La nazione ha assunto misure molto restrittive fino alla primavera, che hanno ritardato la ripresa soprattutto del settore servizi.

Una campagna vaccinale ostacolata e diversi impedimenti per il comparto industriale, vero motore della potenza europea, hanno intaccato il sistema economico tedesco. Così ha specificato la Commissione UE:

“Anche se le esportazioni continuano ad aumentare, le stringenti misure di contenimento in atto dall’ultimo dicembre hanno ulteriormente depresso l’attività nei servizi di ospitalità e tempo libero nonché quelle al dettaglio non alimentari. Anche se in ripresa a marzo, la produzione industriale è stata indebolita da una carenza di semiconduttori all’inizio dell’anno. La costruzione è stata ostacolata dalle avverse condizioni metereologiche.”

In questo contesto, pur con ordini manifatturieri in recupero, si prevede per la Germania un rilancio del PIL del 3,4% nel 2021 e del 4% nel 2022, quando esportazioni e consumi provati saliranno.

Berlino, comunque, parte da una situazione meno drammatica dell’Italia: la contrazione del PIL nel 2020 è stata del 4,9% e il debito pubblico è previsto al 73% nel 2021 (in Italia sfiorerà il 160%).

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