Intervistato da Repubblica il ministro Roberto Speranza ha fatto il punto della situazione: difficile vedere riaperture già ad aprile, con l’obiettivo che è quello di vaccinare tutti gli over 60 entro giugno anche se in estate alcune misure restrittive resteranno.
Roberto Speranza a tutto campo nell’illustrare diverse novità in merito alla campagna vaccinale in Italia, dopo che nei giorni scorsi il commissario straordinario Francesco Figliuolo con un’ordinanza ha cambiato i criteri per stabilire chi deve avere la precedenza nelle somministrazioni: si seguirà un ferreo ordine anagrafico stoppando per il momento la vaccinazione a diverse categorie professionali.
Intervistato da La Repubblica, il ministro alla Salute ha annunciato che visto il parere favorevole dell’Aifa, i richiami per quanto riguarda Pfizer e Moderna verranno fatti dopo 42 giorni e non più rispettivamente dopo 21 e 28.
Un modo questo per accelerare ulteriormente nella vaccinazione degli anziani e dei più fragili, mentre a breve per gli over 60 si potrebbe seguire quanto già deciso dalla Puglia: a fine giornata ci si potrà presentare senza prenotazione presso gli hub per ricevere dosi di AstraZeneca se ne avanzano.
L’obiettivo per il ministro Speranza è quello di terminare ad aprile la vaccinazione per quanto riguarda gli over 80, mentre per giugno so dovrà aver finito con i restanti 18 milioni degli over 60. Del resto come ha fatto intendere Mario Draghi nell’ultima conferenza stampa, si potrà iniziare a riaprire soltanto quando ci sarà una accelerata nei vaccini.
Speranza cauto sulle zone gialle
Il tema dei vaccini di conseguenza sembrerebbe essere legato a doppio filo con quello delle riaperture. Nel Governo però da tempo c’è una evidente spaccatura tra rigoristi e aperturisti, con i primi usciti netti vincitori nella stesura dell’ultimo decreto contenente le misure anti-Covid.
Matteo Salvini, che tira le fila di chi vorrebbe già dal prossimo 20 aprile iniziare a calendarizzare delle riaperture, ha ormai individuato nel rigorista Roberto Speranza il suo nuovo nemico.
Il ministro però ha voluto smorzare gli entusiasmi di Salvini “penso che ad aprile convenga tenere ancora la massima prudenza”, facendo poi l’esempio di Francia e Germania “la prima in zona rossa nazionale, la seconda che pensa di estendere il lockdown”.
A spaventare è sempre la variante inglese che tiene alto il numero dei contagi e non alleggerisce la pressione ospedaliera, anche se “la curva delle ultime settimane si è piegata grazie alle misure attuate”.
“A maggio - ha specificato Speranza - a seconda dei parametri del contagio e della capacità di vaccinare i fragili, un nuovo fondamentale criterio che abbiamo fissato, ci possono essere le condizioni per misure meno restrittive come quelle della zona gialla”.
Una estate senza liberi tutti
Nella sua intervista a La Repubblica Roberto Speranza ha fatto così intendere che il Governo continuerà a percorrere la strada della prudenza, anche per quanto riguarda il delicato tema dell’estate.
“Dobbiamo avere grande cautela e prudenza, continuare con un percorso di gradualità, l’unico che ci consente di governare la curva e non vanificare i sacrifici fatti - ha voluto sottolineare il ministro - Così potremo rilasciare progressivamente le misure restrittive”.
In Estate così “ alcune misure andranno mantenute ” anche se sarà “molto diversa dai mesi che stiamo vivendo, ma serve attenzione e gradualità” visto che non c’è “un’ora X in cui scompaiono le misure”.
Speranza però si dice ottimista “se riusciremo a vaccinare la maggior parte della popolazione, questa estate ci potremo consentire molte più libertà”, a patto però che “ non sia un liberi tutti che ci farebbe piombare in una situazione complicata”.
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