L’assenza di green pass rafforzato potrebbe impedire lo spostamento fuori dal proprio Comune? Ecco cosa si legge nel nuovo Decreto anti Covid-19 in merito agli spostamenti.
I non vaccinati rischiano di non potersi spostare fuori dal proprio Comune? Il nuovo Decreto contro il Covid-19 ha incrementato le misure per il contenimento della pandemia con lo strumento del green pass rafforzato, o come è stato chiamato dai media il super green pass.
Tra le disposizioni annunciate durante la conferenza stampa del premier Mario Draghi e dai ministri Speranza e Gelmini, visionabili nel Decreto aggiornato e pubblicato, sono presenti limiti agli spostamenti oltre una certa soglia di contagi ed entro quelle che ormai abbiamo imparato a conoscere, ma di cui forse ci siamo tutti dimenticati, zone di colore.
Spostamenti vietati ai non vaccinati: cosa dice il nuovo Decreto anti Covid-19
Non manca molto al fatidico 6 dicembre, giorno nel quale entreranno in vigore tutta una serie di misure, già a partire dalla zona bianca, atte a diminuire il contagio da Sars-CoV-2. Lo strumento che guiderà questa nuova fase è il green pass rafforzato che, accanto all’ormai noto green pass, dividerà la popolazione tra chi può e chi non può fare determinate attività.
Tra le attività per il quale sarà necessario il green pass rafforzato, ricordiamolo, ci sono:
- bar e ristoranti al chiuso
- spogliatoi e stadi
- teatri, cinema, musei e mostre
- discoteche e sale giochi
Anche per gli spostamenti cambiano le misure e le regole, in particolare per quanto riguarda l’uso di green pass. In zona bianca il green pass ordinario (quello ottenibile con un tampone negativo) viene esteso al trasporto ferroviario regionale e interregionale e anche al trasporto pubblico locale.
Spostamenti vietati ai non vaccinati: cosa cambia in zona arancione
Il nuovo Decreto anti Covid-19 punta non più alle chiusure, ma alla limitazione della circolazione del virus e quindi al limitare gli spostamenti delle persone non vaccinate. In Italia sono circa 7 milioni i non vaccinati che oggi, per spostarsi o andare a lavoro, necessitano di un tampone e del relativo risultato negativo.
Sarà quindi non tanto in zona bianca quanto in zona gialla e zona arancione che i movimenti inizieranno a essere maggiormente frenati per i trasporti, locali e non, ma anche nello svolgimento delle attività pubbliche. Nel Decreto del 26 novembre 2021 si legge:
Nelle zone gialla e arancione, la fruizione dei servizi, lo svolgimento delle attività e gli spostamenti, limitati o sospesi ai sensi della normativa vigente, sono consentiti esclusivamente ai soggetti in possesso di una delle certificazioni verdi COVID-19.
Spostamenti vietati: cosa cambia per i non vaccinati
Cosa cambia per i non vaccinati? A partire dalla zona gialla per poter salire sui mezzi di trasporto locali sarà necessario essere in possesso del green pass ordinario.
In zona arancione non chiuderanno le attività e non si fermerà il giro economico, in particolare quello dovuto alle feste, ma scatteranno restrizioni solo per i non vaccinati, ovvero per chi non è in possesso del green pass rafforzato. Questo vuol dire, memori dello scorso anno, che in zona arancione i non vaccinati non potranno lasciare il proprio Comune.
Spostamenti vietati ai non vaccinati: cosa cambia in zona rossa
Guardando oggi la mappa d’Italia e il colore delle regioni (tutte bianche al momento, ma da lunedì 29 novembre il Friuli Venezia Giulia anticiperà la zona gialla) sembra impossibile l’idea di cadere nella zona rossa. I dati in Italia, rispetto al resto di Europa, sono incoraggianti, ma le varianti come la nuova Omicron mettono in allarme i risultati della campagna vaccinale e di conseguenza il Natale.
Per quanto impensabile al momento, è bene sapere che la divisione tra restrizioni per non vaccinati e libertà per i vaccinati verrà meno solo in zona rossa; in questo caso tutti i cittadini andranno incontro a restrizioni, chiusure di attività e limitazioni negli spostamenti.
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