Sputnik, l’UE ci ripensa: avviati contatti per il vaccino con la Russia

Alessandro Cipolla

15/03/2021

Stando all’agenzia Reuters, l’Unione Europea avrebbe allacciato un dialogo con la Russia per il suo vaccino Sputnik V, ma per avviare formalmente il processo servono le richieste di almeno quattro Paesi membri.

Sputnik, l’UE ci ripensa: avviati contatti per il vaccino con la Russia

L’Europa potrebbe aver cambiato idea sullo Sputnik V, il vaccino anti-Covid made in Russia che da tempo tiene banco a Palazzo Berlaymont visti gli inevitabili intrecci geopolitici quando si parla di Mosca.

Fino a qualche giorno fa la linea dell’Unione Europea era di una sostanziale chiusura verso il vaccino russo, con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel che non ha risparmiato parole di fuoco “non dovremmo lasciarci ingannare dalla Cina e dalla Russia, regimi con valori meno desiderabili dei nostri, che organizzano operazioni molto limitate ma ampiamente pubblicizzate per fornire vaccini ad altri”.

Secondo i dati disponibili, questi Paesi hanno somministrato la metà delle dosi per 100 abitanti rispetto all’Unione Europea - scrive ancora Michel - E l’Europa non utilizzerà i vaccini per scopi di propaganda”.

Stando all’agenzia Reuters, che finora non ha mai preso un “granchio” in tutte le indiscrezioni che ha fatto trapelare sul tema dei vaccini, adesso però l’Unione Europea potrebbe aver cambiato idea sullo Sputnik V, iniziando un dialogo con il Russian Direct Investment Fund.

Vaccino Sputnik V: ora l’Europa apre alla Russia?

L’Europa è in forte ritardo sul piano vaccini, a causa dei continui tagli nelle forniture e ritardi nelle consegne da parte delle aziende (Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson) che finora hanno ottenuto il disco verde da parte dell’Ema.

Le ultime voci di nuovi tagli da parte di AstraZeneca anche nel secondo trimestre e di possibili ritardi da parte di Johnson & Johnson, che però ha appena firmato un nuovo accordo da 100 milioni di dosi con la Casa Bianca, starebbero però spingendo Bruxelles a considerare anche lo Sputnik V.

L’indiscrezione è stata lanciata anche questa volta da Reuters, che ha spiegato come l’UE potrebbe presto allacciare un dialogo con Mosca per il suo vaccino, anche se prima serve la richiesta formale da parte di almeno quattro Stati membri.

Se pensiamo che l’Ungheria e la Slovacchia hanno già stretto accordi unilaterali con il Russian Direct Investment, mentre la Repubblica Ceca potrebbe farlo nei prossimi giorni, a breve si potrebbe superare questo stallo che dura da settimane.

Se Mosca da una parte da tempo spinge per fornire il proprio vaccino all’UE, Bruxelles ha sempre dichiarato che nessuna richiesta formale di approvazione per lo Sputnik V, comprensiva di tutti i dati, è mai stata inviato all’Ema.

Una sorta di braccio di ferro che dall’ambito sanitario scivola anche verso quello geopolitico, con l’Europa che non vorrebbe bussare alla porta del Cremlino ma, visti i tagli e i ritardi, alla fine un compromesso con la Russia potrebbe essere inevitabile.

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