Il luogo migliore per aprire una startup? Ecco come un Paese piccolo, con una spesa governativa elevata, è riuscito a far nascere un gran numero di imprese giovani e di successo.
Il luogo migliore per aprire una startup? La Svezia.
Il Paese ha tasse elevate e un’alta spesa pubblica. L’ortodossia economica suggerirebbe che le dinamiche di uno stato sociale come la Svezia siano dannose per l’imprenditorialità: gli studi hanno rilevato che più è alta la spesa pro capite di un governo, minore è il numero di startup per lavoratore - l’idea è che le imposte alte sul reddito riducano i guadagni attesi dagli imprenditori e quindi limitino il loro incentivo a lanciare nuove imprese.
Eppure la Svezia eccelle nella promozione della formazione di nuove startup ambiziose, ad un livello inaspettato per un Paese la cui popolazione di circa 10 milioni lo colloca all’89° posto nel mondo per popolosità.
Perché aprire una startup in Svezia
Gli esperti ritengono che la Svezia sia uno dei Paesi più adatti all’iniziativa imprenditoriale per vari motivi:
- vanta la terza linea internet più veloce del mondo. Il governo ha fatto investimenti enormi nella digitalizzazione, arrivando a coprire il 60% del paese con la fibra ottica;
- il sistema di tassazione e la previdenza sociale sono ben organizzati e funzionanti e ciò rende l’apertura di un’azienda meno rischiosa;
- il popolo svedese vanta altissimi livelli di fiducia. I cittadini si fidano delle istituzioni e degli imprenditori, ciò significa che i lavoratori sono più aperti nel condividere le proprie conoscenze e le grandi aziende sono più propense a creare progetti con le piccole startup.
Tutte queste dinamiche, sommate tra di loro, creano molte aziende che a loro volta impiegano sempre più persone. Le aziende svedesi in campo da almeno tre anni creano cinque nuovi posti di lavoro per ogni 100 posti già esistenti, secondo l’OCSE. Le startup in Svezia hanno anche il tasso di sopravvivenza più alto dopo tre anni: il 74 per cento di tutte le startup svedesi ha superato i tre anni di vita.
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Svezia, patria delle startup
Aziende attive a livello mondiale come Spotify, il famoso servizio di streaming musicale, Klarna, l’azienda per pagamenti online e King, società di gaming, sono state tutte fondate in Svezia. Stoccolma produce il secondo numero più alto di aziende tecnologiche miliardarie pro capite, dopo la Silicon Valley. Nel complesso, all’interno del territorio svedese ci sono 20 startup - qui definite come aziende di qualsiasi dimensione fondate da meno di tre anni - ogni 1.000 dipendenti, rispetto alle sole 5 presenti negli Stati Uniti, secondo i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
La Svezia procede bene anche in termini di percezione di opportunità: circa il 65% degli svedesi di età compresa tra i 18 e i 64 anni ritiene che ci siano delle buone opportunità per avviare un’impresa nel Paese in cui vivono, rispetto a solo il 47% degli americani nella stessa fascia di età.
Ospitare un certo numero di startup è importante per qualsiasi economia che cerchi efficienza, creazione di posti di lavoro e dinamismo, ma è particolarmente rilevante per Paesi come gli Stati Uniti, dove la creazione di nuove imprese in via di rallentamento. Nonostante il fascino culturale delle startup, oggi solo l’8% di tutte le aziende negli Stati Uniti è definibile tale, rispetto al 15% del 1978.
In Svezia la tendenza è invertita: il ritmo di creazione di nuove imprese è accelerato dal 1990.
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