Una tassa sui proprietari dei cani per contribuire alla pulizia di strade e parchi e per finanziare piccole opere pubbliche. Ecco la novità fiscale di una cittadina spagnola.
Una tassa che i proprietari dei cani devono pagare per finanziare alcune spese di pulizia e manutenzione pubblica. Non è una proposta assurda, e succede davvero in Spagna.
Se pensavate di conoscere tutte le tasse strane al mondo (e in Italia ce ne sono parecchie), forse non vi eravate ancora imbattuti in questa notizia.
Tassa sui cani: più amici a 4 zampe che bambini
A Zamora, una cittadina a nord-ovest della penisola iberica, il numero di cani registrati supera il numero di bambini. Per questo motivo l’amministrazione ha deciso di introdurre una tassa sui cani da riscuotere a partire dal prossimo anno.
La tassa su Fido servirà a finanziare i costi di pulizia degli escrementi dei cani per le strade e nei parchi della città, così da assicurare marciapiedi e aiuole senza cacche.
“I proprietari dei cani dovrebbero contribuire in una certa misura alle spese cittadine”, ha detto in un’intervista Diego Bernardo, consigliere fiscale di Zamora. Sebbene la tassa sui cani consisterà in soli 9 euro l’anno, la proposta non ha riscosso grande consenso. “L’imposta ha causato una forte reazione dei cittadini”, ha detto Bernardo. “Alcuni non sono affatto d’accordo, altri si sono semplicemente rassegnati e pochi altri l’hanno accettata”.
Le città dove c’è la tassa sui cani
Secondo l’amministrazione grazie alla tassa sui cani le casse cittadine si arricchiranno di una cifra che va dai 50.000 ai 90.000 euro l’anno. L’imposta verrà utilizzata come contributo per creare più aree per i cani, pagare le pulizie e distribuire gratuitamente bustine per la raccolta dei bisognini.
Ma quella di Zamora non è un caso isolato. Tasse simili sono già in vigore in altre città del mondo: a L’Aia, in Olanda, ad esempio, è stata introdotta una tassa di 120 euro per cane, importo che aumenta per ogni cane in più presente in famiglia.
L’anno scorso, poi, il sindaco di Madrid ha cercato di spingere per introdurre test obbligatori sul DNA dei cani al fine di identificare i proprietari che lasciano a terra i bisogni dei loro amici a quattro zampe. Idea abbandonata con l’arrivo di un nuovo sindaco nella capitale.
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