Aumenta la tassa sulle vincite di Superenalotto e Gratta e Vinci: le novità sono contenute nel Decreto Fiscale 2020, che crea una tassazione progressiva in base al valore della somma incassata.
Tassa su Superenalotto e Gratta e Vinci: dal 2020 la somma da versare allo stato sarà tarata in base all’importo della vincita.
La novità è contenuta nel Decreto Fiscale 2020 ed il nuovo sistema di tassazione si applicherà dal 1° maggio del prossimo anno.
La tassa sulla fortuna si applicherà dalle vincite di importo pari a 500 euro, e sarà pari al 15%; salirà al 25% per le vincite che superano i 10.000.000 euro.
Ecco cosa cambia e come sarà strutturata la tassa su Superenalotto e Gratta e Vinci secondo le novità contenute nel Decreto Fiscale 2020.
Tassa Superenalotto e Gratta e Vinci: stangata dal 2020
Sarà progressiva la tassa sulla fortuna che, a partire 1° maggio 2020, sfoltirà non di poco le vincite dei contribuenti baciati dalla Dea Bendata.
La novità contenuta nella prima bozza del Decreto Fiscale 2020, che spiega punto per punto come aumenta l’aliquota della tassa sulle vincite al Superenalotto o al Gratta e Vinci.
La norma individua in particolare 5 scaglioni di vincita a partire dalla soglia attuale di 500 euro, da tassare applicando aliquote crescenti (dal 15% al 25%) secondo quanto riportato di seguito.
Vincite sup. 500 euro a 1.000 euro | 15% |
Vincite sup. 1.000 euro a 10.000 euro | 18% |
Vincite sup. 10.000 euro a 50.000 euro | 21% |
Vincite sup. 50.000 euro a 10.000.000 euro | 23% |
Vincite oltre 10.000.000 euro | 25% |
Tassa Superenalotto e Gratta e Vinci 2020: nuova tassazione per scaglioni
Partire da un minimo del 15% a salire: la nuova tassa su Superenalotto e Gratta e Vinci sarà introdotta in modalità progressiva.
L’obiettivo è chiaro: non solo cercare di incrementare le entrate per l’Erario, ma anche contrastare la ludopatia. Sempre nel Decreto Fiscale 2020 è prevista la nascita di una nuova figura professionale: l’agente sotto copertura impegnato nella prevenzione del gioco minorile e nell’individuare l’esercizio abusivo del gioco.
In ogni caso, la nuova tassa sulla fortuna non si applicherà ai giochi numerici a quota fissa (Lotto, 10&Lotto, Milionday).
La decorrenza della norma è fissata al 1° maggio 2020 per consentire i necessari adeguamenti tecnologici dei sistemi di gioco.
Una “stretta” che, se il Decreto Fiscale 2020 dovesse confermare le anticipazioni, entrerà in vigore lo stesso anno in cui partirà il “gioco d’azzardo” di Stato, la lotteria degli scontrini, i cui premi saranno invece detassati.
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