Tesla da record, il valore di mercato supera i 500 miliardi di dollari

Pierandrea Ferrari

25/11/2020

Tesla, azienda leader nel settore delle autovetture elettriche, ha superato i 500 miliardi di dollari di capitalizzazione azionaria. Il risultato è il coronamento di un anno di crescita esponenziale per la creatura di Elon Musk.

Tesla da record, il valore di mercato supera i 500 miliardi di dollari

La capitalizzazione di Tesla (TSLA), azienda leader nel settore delle autovetture elettriche, ha superato per la prima volta i 500 miliardi di dollari.

Un traguardo, questo, che sembrava da tempo alla portata dell’azienda, le cui azioni sono passate – nell’arco di otto mesi – da un valore di 107 dollari a quello registrato ieri di 555,4 dollari, per una variazione percentuale positiva del 419%.

Le performance della società guidata da Elon Musk confortano gli investitori sulla stabilità del trend di crescita del vettore green, ora impegnato a fronteggiare la crescente pressione dei competitor cinesi.

Tesla continua a dominare, valore di mercato oltre i 500 miliardi di dollari

Tesla è certamente una giovane piantina in un settore – come quello dell’automotive – tradizionalmente dominato da sequoie centenarie, ma la sua natura di “first mover” nel ramo elettrico del comparto gli ha permesso di registrare una crescita a tasso record.

Dalla chiusura della Borsa di venerdì alla sessione di martedì, le azioni della società hanno effettuato un balzo del 13,6%, con la capitalizzazione azionaria che ormai ha sconfinato la soglia dei 500 miliardi di euro (526,4, per l’esattezza).

Un valore, questo, che permette a Tesla di superare la capitalizzazione di mercato aggregata di alcune società leader dell’automotive mondiale come Toyota, Volkswagen, General Motors, Ford, FCA e il Gruppo PSA.

Con l’esordio sull’indice S&P 500 alle porte – una sorta di incoronazione per la giovane società californiana – Tesla si prepara a salutare un anno che ha profondamente rivoluzionato le prospettive dell’azienda e, più in generale, quelle del settore elettrico. Un’ascesa che ha rimpinguato inevitabilmente anche le tasche di Elon Musk, ora – come certificato da Bloomberg – al secondo posto nella classifica dei paperoni, con 128 miliardi di dollari.

Il 2020 di Tesla: dopo la crisi di marzo una corsa senza freni

Una corsa verso le stelle, quella di Tesla nel 2020. Alcuni timidi segnali erano già emersi sul finire dell’anno precedente, quando le azioni della società avevano iniziato a muoversi con convinzione verso i 90 dollari.

Ma, grafico alla mano, è l’anno in corso ad aver spedito in orbita il titolo di Elon Musk, in un rally sfrenato che è stato intervallato solo dal sell-off di marzo, con le azioni dell’azienda in territorio negativo del 52,8% dopo una caduta libera di trenta giorni.

Da lì, una lunga marcia che ha permesso alla società di rompere quota 500 miliardi di dollari di capitalizzazione per la prima volta nella sua giovane storia. I risultati sul mercato, d’altronde, rispecchiano i traguardi economici del vettore green, che grazie ai quattro trimestri consecutivi di profitti – ultimo tassello mancante per accedere al circolo esclusivo di Standard&Poor’s – ha spazzato via i sospetti di scarsa redditività che spesso hanno accompagnato le discussioni su Tesla nei salotti finanziari.

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