Tesla ha presentato i conti del terzo trimestre evidenziando risultati ancora in crescita. Nonostante la crisi chip globale, la società di Elon Musk è da record: i dettagli della trimestrale.
Tesla ha registrato entrate e profitti record nel terzo trimestre, superando la carenza globale di chip e riuscendo a vendere una quantità inaspettata di veicoli elettrici in un mercato in rapida crescita.
La trimestrale dell’azienda di Elon Musk ha quindi superato gli ostacoli della crisi di semiconduttori e delle catene di approvvigionamento bloccate, che hanno invece rallentato le case automobilistiche concorrenti.
I risultati economici hanno segnato il nono trimestre consecutivo di profitto per Tesla: di seguito i dettagli dei numeri record.
I numeri da record della trimestrale Tesla
Tesla ha registrato un utile netto di 1,6 miliardi di dollari per il trimestre, il più alto di sempre, che arriva appena tre mesi dopo aver registrato il suo primo profitto trimestrale di oltre 1 miliardo di dollari dalla sua fondazione nel 2003.
Il profitto netto è aumentato del 389% rispetto all’anno precedente, mentre i ricavi trimestrali sono cresciuti del 57% a 13,8 miliardi di dollari, leggermente al di sotto delle stime ma a un livello record per l’azienda.
Sul lato delle vendite, Tesla ha consegnato 241.300 veicoli nel trimestre, +72% rispetto all’anno precedente. Il salto è stato particolarmente notevole dato il caos che la carenza di chip, i prezzi in rialzo delle materie prime, lo stress delle supply chain e i porti intasati hanno provocato sui programmi di produzione delle case automobilistiche più grandi.
Le consegne di veicoli statunitensi di General Motors, per esempio, sono diminuite del 32,8% nell’ultimo trimestre rispetto a un anno fa, un calo che la casa automobilistica ha attribuito alla scarsa fornitura di semiconduttori.
I risultati record di Tesla sono stati guidati anche da margini lordi migliorati del 30,5% sul suo business automobilistico e del 26,6% in generale, entrambi ai massimi da almeno gli ultimi cinque trimestri.
Da segnalare, il valore di mercato di Tesla è superiore a 850 miliardi di dollari, centinaia di miliardi di dollari in più rispetto a quello di Toyota, GM o Volkswagen, gruppi che producono regolarmente circa 10 milioni di veicoli all’anno ciascuno, ma che hanno faticato a eguagliare l’operazione di Musk sulle prestazioni della batteria e sull’attrattiva del marchio.
Sfide e obiettivi di Elon Musk
La trimestrale stellare di Tesla non nasconde, comunque, sfide che Musk dovrà affrontare nei prossimi mesi.
Tra queste, c’è la questione batterie per i veicoli. Tesla ha affermato che per tutti le auto della gamma standard “passerà alle batterie al litio ferro fosfato (LFP) a livello globale.”
In precedenza, l’azienda utilizzava celle di batterie agli ioni di litio con catodo di nichel nei suoi veicoli della gamma standard realizzati per i clienti del Nord America. Poiché il ferro è più abbondante delle materie prime come nichel e cobalto, le batterie LFP sono generalmente più convenienti da produrre.
I due principali fornitori di questi tipi di celle sono CATL e BYD in Cina e la società sta già acquistando batterie da CATL. Drew Baglino, senior vice president of powertrain and energy engineering di Tesla, ha comunque sottolineato che l’obiettivo dell’azienda è quello di localizzare la produzione di auto e batterie il più possibile nei continenti in cui produce automobili.
Intanto, Tesla si sta espandendo in tre continenti e sta per completare i nuovi stabilimenti ad Austin, Texas e Berlino. Alla sua assemblea degli azionisti all’inizio di questo mese, l’amministratore delegato e principale azionista Musk ha dichiarato che la sua azienda trasferirà la sua sede aziendale ad Austin, senza fornire una data.
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