Venerdì 17, anno bisestile e coronavirus: il 2020 è l’anno più sfortunato

Marta Tedesco

17 Aprile 2020 - 12:25

Ben tre venerdì 17, anno bisestile e coronavirus: il 2020 è l’anno più sfortunato di sempre? Una serie di tragici eventi lo hanno contraddistinto e altri elementi lasciano pensare che le sventure non siano ancora finite.

Venerdì 17, anno bisestile e coronavirus: il 2020 è l’anno più sfortunato

Ben tre venerdì 17, due venerdì 13 e pandemia di coronavirus: non c’è che dire, il 2020 ha tutte le carte in regola per essere l’anno più sfortunato di sempre. Una pura casualità o dimostrazione che il famoso detto “anno bisesto, anno funesto” sia vera? Il 2020 infatti è anno bisestile, e come i superstiziosi sanno bene, è sinonimo di sfortuna e calamità.

Sarà forse il caso di iniziare a fare gli scongiuri?

Perché il 2020 è un anno davvero sfortunato

Che fino a oggi il 2020 non sia stato un anno particolarmente fortunato è evidente. Da gennaio si parte con i distruttivi incendi boschivi in Australia, partiti già da giugno 2019. Le conseguenze hanno causato la distruzione di milioni di ettari e un intero ecosistema. A seguire, piogge violentissime si sono abbattute su Jakarta, la capitale dell’Indonesia, allagando strade e abitazioni.

Il 12 gennaio sull’isola di Luzon (Filippine), erutta il vulcano Taal per settimane, avvolgendo la zona con una nube di cenere e costringendo all’evacuazione la popolazione locale. E sempre in tema di vulcani, ricordiamo che di recente si è risvegliato in Indonesia il Krakatoa, dormiente da 140 anni.

Sempre in tema di disastri naturali, il 24 gennaio Elazig, in Turchia, è stata colpita da un terribile terremoto di magnitudo 6.7 della scala Richte. E come non fare cenno all’attuale situazione in Africa: all’invasione di locuste che sta causando la distruzione di ettari di raccolti e al ritorno dell’Ebola che ha già causato morti in Congo.

Sul piano politico abbiamo anche sfiorato una Terza Guerra Mondiale quando il 3 gennaio il presidente USA Donald Trump aveva ordinato l’uccisione via drone del generale iraniano Qasem Soleimani, colpito fuori dall’aeroporto di Baghdad. La reazione di Teheran fece pensare ad un inevitabile scontro. E mentre accadeva tutto questo, ecco arrivare l’allarme dal governo cinese sullo scoppio di un’epidemia per un nuovo ceppo di coronavirus.

Tre venerdì 17, come nel 1992 che fu un anno sfortunato

E come se non bastassero le calamità naturali e l’emergenza sanitaria, nel calendario del 2020 troviamo anche tre venerdì 17: a gennaio, ad aprile e a luglio.

Una combinazione di questo tipo è capitata 28 anni fa, nel 1992, anno infausto per gli italiani. Scoppiò infatti lo scandalo Mani Pulite a cui seguì la fine della Prima Repubblica. E come non ricordare le stragi di Capaci e di via D’Amelio, dove persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per mano della mafia.

Il retaggio del 17 come giorno sfortunato ha origini bibliche: è stato il 17esimo giorno del secondo mese dell’anno che scoppiò il diluvio universale. La tradizione negativa è poi proseguita fino al Medio Evo, quando sulle tombe veniva apposta la scritta VIXI (in latino “vissi”), ma che veniva letta come 17 in numeri romani.

2020: anno bisestile, mal visto da sempre. Capita ogni 4 anni e prevede l’allungamento della durata dell’anno da 365 a 366 giorni. Secondo la tradizione popolare durante l’anno bisesto tendono a concentrarsi calamità e sventure. Credenza avvalorata dalle profezie di Nostradamus, che predisse numerosi disastri per queste particolari annate.

Sarà solo superstizione, eppure se a tutto questo aggiungiamo che nel 2020 si presenteranno anche due venerdì 13 (giorno sfortunato per il mondo anglosassone) a marzo e a novembre, forse non sarebbe male fare oggi qualche scongiuro.

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