Il NextGenerationEU prende forma con il collocamento del primo Recovery bond, debito comune europeo per finanziare la ripresa dei 27 Stati. Cosa c’è da sapere.
Il rilancio dell’UE si concretizza con l’emissione del primo Recovery Bond legato al NextGenerationEU.
La Commissione UE, infatti, ha terminato il collocamento di 20 miliardi di E-bond destinati a finanziare la ripresa economica dell’Europa.
Si tratta di una delle vendite più attese degli ultimi tempi, vista l’enorme quantità di debito che l’UE intende emettere nei prossimi anni.
Prima della pandemia, mettere in comune il debito europeo sarebbe stata un’impresa quasi impossibile e avrebbe dovuto affrontare una dura resistenza da parte dei Paesi più ricchi della regione. La pandemia ha stravolto gli scenari.
Cosa sapere del primo Recovery bond emesso dall’Europa per finanziare il NextGenerationEU.
Il giorno del primo Recovery bond europeo
La prima tranche di E-bond per raccogliere risorse da destinare al NextGenerationEU ha avuto luogo. Il collocamento si è concluso a fine mattinata.
La Commissione ha emesso un’obbligazione a 10 anni.
Bnp, DZ Bank, HSBC, Morgan Stanley, Imi-Intesa Sanpaolo i primary dealer con mandato dall’UE, hanno raccolto 142 miliardi di euro di ordini, poco meno del record stabilito lo scorso anno per un social bond UE di data simile.
Le banche hanno evidenziato la relativa convenienza dell’obbligazione quando l’UE ha aperto i registri degli ordini lunedì, con prezzo fissato a due punti base al di sotto dei midswap.
La prospettiva del programma NextGenerationEU è stata di per sé un vantaggio per i costi di prestito in tutta la regione, riducendo il premio affrontato da emittenti di debito più rischiosi come la Grecia e l’Italia.
Entro la fine di luglio sono previste altre due vendite e i primi green bond potrebbero partire già in autunno.
L’UE prevede inoltre di emettere obbligazioni tramite asta, nonché di vendere titoli a breve scadenza come parte dei suoi piani per diventare un emittente di debito a tutti gli effetti.
Con il primo Recovery bond europeo si apre quindi la strada al finanziamento della ripresa. I primi esborsi nella cornice del NextGenerationEu sono attesi per luglio. Anche l’Italia aspetta 25 miliardi circa in estate.
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