Dopo l’assoluzione, Trump si riprende il partito Repubblicano pensando alla campagna del 2022.
Trump sta per tornare. Dopo l’assoluzione conquistata nel corso del processo di impeachment per l’assalto al Congresso d’inizio gennaio, ora The Donald “è pronto ad andare avanti e a ricostruire il partito Repubblicano”, ha detto il senatore Lindsey Graham, uno dei suoi sostenitori più fedeli. Intanto cominciano le purghe all’interno del GOP.
USA, inizia la purga per i Repubblicani anti-Trump
“La nostra Costituzione e il nostro Paese sono più importanti di qualsiasi persona”, aveva twittato il senatore repubblicano Bill Cassidy annunciando il suo voto pro-impeachment insieme ad altri 6 compagni di partito. Ora quel rappresentante è stato oggetto di una mozione di censura da parte della commissione esecutiva dei Repubblicani della Louisiana.
Il Senato degli Stati Uniti ha assolto per la seconda volta l’ex presidente, con 57 voti a favore di cui sette repubblicani. Per la condanna ne erano necessari altri 10, ovvero 67 voti a favore per la messa in stato d’accusa equivalenti a due terzi dei 100 senatori. Trump era accusato di istigazione all’assalto del Congresso.
Adesso il tycoon, ha detto Graham, è pronto ad andare avanti ed è “emozionato per la campagna del 2022”, in cui i Repubblicani sperano di togliere ai Democratici la schiacciante maggioranza che detengono attualmente in Parlamento.
Assoluzione Trump, Biden: democrazia è fragile
Nonostante la maggior parte dei senatori repubblicani abbia alla fine deciso di assolvere Trump, rimangono spaccature all’interno del GOP. Il senatore Mitch McConnell, pur votando per l’assoluzione, nel suo discorso in Aula ha detto che l’ex presidente rimane “praticamente moralmente responsabile” per l’attacco a Capitol Hill.
La speaker della Camera Nancy Pelosi, dopo il voto, ha definito McConnell “patetico” e i Repubblicani “codardi” per aver avuto “paura di fare il loro lavoro rispettando l’istituzione in cui servono”.
Secondo il presidente Joe Biden, l’attacco al Congresso è un “triste capitolo” che dimostra che “la democrazia è fragile” e “anche se il voto finale non ha portato a una condanna la sostanza dell’accusa non è in discussione”. “Dobbiamo essere sempre vigili”, ha concluso Biden.
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