Gli USA del boom economico post-Covid hanno ancora ombre da sfidare: una, importante, è la disuguaglianza nell’occupazione. Le minoranze senza lavoro sono un problema.
L’economia USA viaggia su un binario a più velocità: le minoranze in alcune città sono ancora fuori dal boom complessivo delle assunzioni.
La disoccupazione è senza dubbio l’osservata speciale da Fed e amministrazione Biden, con gli alti organi governativi e finanziari convinti che solo una piena e inclusiva occupazione farà ripartire il Paese.
Non a caso, Powell è rimasto ancora cauto sui segnali di un rilancio. La parola chiave dello sviluppo USA senza precedenti, che Biden vuole innescare, è uguaglianza nella crescita.
Riuscirà la potenza statunitense a colmare divari tra le minoranze sempre più marcati? Le zone d’ombra della ripresa sono proprio le differenze sociali, razziali, nel lavoro tutt’altro che colmate.
USA: troppa disuguaglianza nel lavoro
A dare una visione della ripresa USA a macchia di leopardo - geograficamente e socialmente - è stato Bloomberg.
L’inchiesta ha messo in evidenza, per esempio, che gli asiatici americani a San Francisco e Los Angeles, dove il basso turismo e gli alti costi degli alloggi stanno pesando sulla ripresa, arrancano. I latini a Phoenix, invece, hanno beneficiato di un forte rilancio del settore delle costruzioni.
A dimostrazione di quanto queste differenze siano cruciali, il presidente della Fed Jerome Powell ha ricordato che baserà le future decisioni sui tassi di interesse (e il famoso tapering) anche su parametri che storicamente richiedono più tempo per riprendersi dalle recessioni, come la disoccupazione degli afroamericani, la crescita dei salari per i lavoratori a basso reddito e la partecipazione alla forza lavoro per coloro che non hanno lauree.
La stessa amministrazione Biden ha insistito per costruire un’economia più inclusiva, la vera chiave per una ripresa a lungo termine.
Il Dipartimento del Lavoro sta esaminando attentamente dati come, ad esempio, l’impatto economico della pandemia sulla partecipazione alla forza lavoro delle donne afroamericane, che hanno registrato il calo maggiore tra febbraio e dicembre 2020.
In un rapporto di febbraio, la capo economista Janelle Jones ha scritto: “Nessuna ripresa economica può essere completa se alcune comunità vengono lasciate indietro.”
Il gap occupazionale tra le minoranze statunitensi, quindi, rappresenta un’ombra sul rilancio del Paese.
Le minoranze USA senza occupazione
I dati dell’autunno 2020 hanno messo in evidenza che la pandemia ha ampliato il divario di disoccupazione tra popolazione bianca e afroamericana del 2,9% tra bianchi e ispanici del 2,3%, mentre i disoccupati asiatici sono piombati di nuovo sotto del media nazionale.
A livello più locale, i tassi medi di disoccupazione da gennaio a marzo 2020 sono variati dal 15,5% per i neri nell’area metropolitana di Los Angeles al 3,5% tra i bianchi nell’area metropolitana di Atlanta.
In molte comunità urbane, compresa Houston, dove la disoccupazione di neri, ispanici e bianchi è peggiore che nel Paese in generale, il calo del settore energetico ha dato la spinta finale verso il dramma.
L’aumento della disoccupazione è stata a due cifre per gli ispanici nell’area di Las Vegas e i neri intorno a Filadelfia. Gli asiatici americani nella regione di Los Angeles hanno un calo di lavoratori doppio rispetto a un anno fa.
Questi sono soltanto alcuni dati reali sulle disuguaglianze razziali e geografiche della ripresa americana. Finché ci saranno, il boom economico auspicato non decollerà.
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