La Nato non deve rispondere militarmente alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina: questo è il risultato del sondaggio di Money.it sulla reazione all’aggressione di Putin.
No a una risposta militare da parte della Nato e dei Paesi occidentali di fronte all’invasione dell’Ucraina voluta dal presidente russo Vladimir Putin. Per i lettori che hanno risposto al sondaggio di Money.it sugli sviluppi del conflitto in Ucraina e sulla risposta della Nato non ci sono dubbi: l’opzione militare deve essere evitata.
Solo un quarto dei votanti ritiene che invece sia più opportuno - magari solo in caso di necessità - intervenire con un supporto militare più forte nel conflitto. Il sondaggio lanciato da Money.it - che non ha fini statistici ma è solamente una rilevazione per conoscere le opinioni dei lettori sul tema - mostra un chiaro risultato.
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La risposta militare deve essere evitata, per la maggior parte dei votanti, soprattutto per il timore che possa portare a conseguenze ben più gravi, fino ad arrivare a una guerra mondiale. Un’altra grossa fetta di lettori ritiene invece che al momento la soluzione migliore sia quelle delle sanzioni. Non manca, comunque, chi pensa che l’Ucraina vada difesa dalla Nato anche con le armi. Vediamo nel dettaglio i risultati del sondaggio.
Ucraina, i risultati del sondaggio: no a risposta militare Nato
La domanda posta ai lettori di Money.it riguarda la risposta dell’Occidente all’aggressione militare della Russia: “Guerra in Ucraina, la Nato deve rispondere militarmente alla Russia?”, era la domanda. A rispondere sono stati più di 1.800 utenti.
Secondo il 56% dei votanti la risposta militare andrebbe evitata perché potrebbe comportare un rischio di guerra mondiale. Il 18%, invece, si oppone a soluzioni militari da parte della Nato poiché ritiene che la risposta migliore siano delle dure sanzioni.
Al di là di un 1% di lettori che non rispondono sul tema e preferiscono non esprimersi, c’è poi un 25% di utenti che si ritiene favorevole a una risposta militare da parte della Nato. In particolare il 14% sostiene che l’intervento sia necessario in quanto l’aggressione a un Paese amico della Nato richieda una risposta dura.
Un altro 11% di votanti, invece, si dice favorevole a una risposta militare solamente nel caso in cui sia inevitabile in seguito a una degenerazione della situazione.
La guerra in Ucraina e la risposta della Nato
Il conflitto in Ucraina prosegue dopo tre giorni e notti di scontri e con l’assedio della capitale Kiev che resiste però all’invasione delle truppe russe. Per il momento l’Ue e gli Stati Uniti hanno optato per sanzioni più o meno dure, ma non hanno messo in campo una vera e propria risposta militare, pur promettendo di fornire sostegno a livello di armi e munizioni, come chiesto anche dal presidente ucraino Zelensky.
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