Sanzioni congiunte di Ue, USA, Regno Unito e Canada contro la Cina per le violazioni dei diritti umani ai danni degli Uiguri.
Prima mossa congiunta dei Paesi occidentali contro la Cina. Unione europea, Regno Unito, USA e Canada hanno annunciato un pacchetto di sanzioni nei confronti di quattro personalità del governo di Pechino coinvolte nello sterminio della minoranza musulmana degli Uiguri, minoranza della regione dello Xinjiang.
La Cina ha risposto a sua volta con delle sanzioni nei confronti dell’Ue.
Sanzioni Ue, USA, UK e Canada contro Cina
A differenza degli Stati Uniti, Bruxelles aveva finora evitato il confronto diretto con Pechino. Le sanzioni di oggi sono le prime significative dall’embargo di armi del 1989, seguito al massacro di piazza Tienanmen.
Dopo la reazione di Pechino, che ha imposto sanzioni su 10 cittadini europei, i Paesi Bassi hanno convocato l’ambasciatore cinese a L’Aia. Il Parlamento europeo, nel frattempo, insieme ai ministri degli Esteri di Germania, Belgio e altri Paesi hanno rigettato le sanzioni.
La Cina è accusata di gravi violazioni dei diritti umani per l’istituzione di veri e propri campi di concentramento in un territorio del nord-ovest.
Il ministro degli Esteri cinese ha detto che a tutte gli europei colpiti dalle sanzioni e ai loro familiari sarà proibito entrare nel Paese asiatico.
Nelle ultime ore, sempre per violazioni dei diritti umani, l’Unione europea ha sanzionato anche persone ed entità provenienti da Myanmar, Corea del Nord, Libia, Russia, Sud Sudan ed Eritrea.
EU 🇪🇺 sanctions 11 people over the military coup and ensuing repression in 🇲🇲 Myanmar/Burma
👉 https://t.co/wLzuSNkSRYAND 11 people & 4 entities responsible for serious #humanrights violations in China, DPRK, Libya, Russia, South Sudan and Eritrea
👉 https://t.co/Tg3X56YjcE pic.twitter.com/RTihe06WYY— EU Council Press (@EUCouncilPress) March 22, 2021
Stati Uniti non escludono ulteriori azioni
La mossa segna un netto cambio di passo anche per la Casa Bianca, che distanziandosi dalla precedente amministrazione Trump ha agito insieme agli storici alleati del patto atlantico.
“Nonostante la condanna globale sia crescendo, la Repubblica Popolare cinese continua il proprio genocidio e i crimini contro l’umanità” ha dichiarato il Segretario di Stato Antony Blinken. “Gli Stati Uniti reiterano la propria richiesta alla RPC per mettere fine alla repressione degli Uiguri, a maggioranza musulmana, e i membri delle altre minoranze religiose ed etniche nello Xinjiang, incluse le persone detenute in modo arbitrario nei campi di concentramento e nei campi di detenzione”.
La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, non ha escluso ulteriori azioni contro la Cina: “Continuiamo ad essere preoccupati per i diritti umano nello Xinjiang”, ha precisato Psaki dicendosi certa che Pechino abbia preso nota della rinnovata cooperazione fra gli alleati.
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