Ursula von der Leyen frena su Sputnik V visti i tanti dubbi sul vaccino russo, mettendo in guardia pure il Veneto pronto a comprare 27 milioni di dosi da alcuni intermediari: “Attenti alle truffe, le garanzie sono pari a zero”.
Prova a fare il punto della situazione Ursula von der Leyen sul fronte vaccini per quanto riguarda l’Unione Europea. I ritardi nelle consegne infatti stanno rallentando le varie campagne vaccinali, con molti Paesi più che irritati da questa situazione.
Lo “scoop” del Fatto Quotidiano, che ha visionato il contratto senza omissis stipulato da Bruxelles con AstraZeneca di certo non preannuncia nulla di buono: non ci sono infatti scadenze di consegne vincolanti, così come non c’è traccia di una priorità riservata all’UE.
Per correre ai ripari, la numero uno della Commissione Europea ha così annunciato un nuovo accordo con Pfizer (altre 200 milioni di dosi più 100 milioni opzionabili) e Moderna (ulteriori 150 milioni di dosi), anche se quest’ultima a febbraio ha già annunciato che consegnerà la metà dei lotti pattuiti.
In quanto all’ipotesi di utilizzare anche lo Sputnik V per aumentare così la disponibilità, Ursula von der Leyen non ha nascosto tutta la sua perplessità in merito al vaccino prodotto dalla Russia.
“Ci chiediamo come mai la Russia offra milioni di dosi quando ancora non ha vaccinato tutta la sua popolazione” ha affermato la presidente della Commissione Europea visti i ritardi di Mosca nella sua campagna, aggiungendo che “l’eventuale acquisto dovrà passare da un’autorizzazione dell’Ema e da un’ispezione nei loro siti produttivi che sono situati in territorio extra-UE”.
Veneto: possibile truffa con i vaccini
Ursula von der Leyen è intervenuta anche sulle diverse fughe in avanti nell’Unione di Paesi che, visti i ritardi nelle consegne, vorrebbero acquistare per conto proprio i vaccini così come di recente annunciato dal Veneto.
Luca Zaia infatti ha parlato di due offerte arrivate via mail considerate attendibili, tanto da aver chiesto al commissario straordinario Domenico Arcuri la possibilità di trattare l’acquisto di un totale di 27 milioni di dosi.
Al momento però Luciano Flor, direttore generale della Sanità in Veneto, non ha saputo fornire ulteriori dettagli con l’unica cosa resa pubblica è che si tratterebbe di lotti del vaccino di Pfizer.
La stessa Pfizer però ha ribadito che i suoi unici interlocutori sarebbero i governi nazionali, escludendo l’esistenza di canali di vendita paralleli. La numero uno della Commissione quindi ha voluto mettere in guardia da possibili truffe.
“La garanzia che ci sia effettivamente quel vaccino all’interno delle fiale è pari a zero – ha spiegato Ursula von der Leyen – Non si sa che percorso abbiano fatto quelle dosi, né se la catena del freddo sia stata rispettata. Chi compra su quel mercato si prende un rischio”.
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