Si può andare in vacanza, limitando al possibile la paura per il Covid-19: ecco quali sono i posti Covid-free e le regioni con meno contagi in Italia.
Già ci si inizia a sentire in vacanza. Pur stando ancora in una grande città - e magari ancora in pieno ritmo di lavoro - le ricerche su dove andare sono già iniziate.
E se da una parte la paura che incute il Covid-19 ci potrebbe bloccare dal decidere una meta precisa per le vacanze di quest’anno, una buona soluzione è quella di vagliare le mete possibili nelle Regioni con meno contagi.
Perciò, vediamo quali sono le Regioni coi numeri più bassi in Italia per vacanze Covid-free e per stare più tranquilli e in pieno relax sotto l’ombrellone.
Quali sono le Regioni con meno contagi
Sebbene in linea assoluta i nuovi casi da Sars-CoV-2 siano in diminuzione, la proporzione d’infezione causate da variante Delta e variante Kappa sono in aumento e spaventano. La maggior parte dei casi, comunque, è attribuibile al momento a focolai circoscritti e sparsi in diverse aree localizzate della penisola.
In merito, poiché la variante Delta sta portando a un aumento dei casi anche nei luoghi con alta copertura vaccinale, c’è bisogno di fare attenzione e scegliere per le vacanze le Regioni con meno contagi, oltre che rispettare tutte le norme previste dalle restrizioni Covid-19.
Vediamo di seguito e nel dettaglio, quali sono le regioni a basso, medio e alto rischio, in modo da essere più consapevoli di dove andremo a prenotare le vacanze per l’estate 2021.
Regioni a basso rischio: quali sono
Stando ai dati pubblicati dal Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità Cabina di Regia ai sensi del DM Salute del 30 aprile 2020, per quanto concerne la settimana che va dal 21 giugno al 27 giugno 2021 e aggiornati al 30 giugno 2021, si conferma la diminuzione dell’incidenza sia sull’intero territorio nazionale, sia in tutte le singole Regioni.
Queste, globalmente, presentano un indice sotto la soglia dei 50 casi per 100.000 abitanti in 7 giorni. Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione di posti letto in terapia intensiva o in area medica specificatamente creata.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è del 3% sotto la soglia critica, con una diminuzione del totale di persone ricoverate che passa dalle 362 del 22 giugno alle 240 del 29 giugno 2021.
Le Regioni che riportano allerte
Sempre secondo i dati ufficiali, solo due Regioni riportano una allerta di resilienza. Si tratta, nello specifico, di Sardegna e Puglia. Tutte le altre Regioni non riportano allerte e nessuna Regione riporta più di una allerta.
Il Governo ricorda che bisogna mantenere alta l’attenzione, in particolar modo per il fatto che le varianti potrebbero diffondersi anche in aree e Regioni che presentano un’ampia copertura vaccinale. Bisogna, inoltre, applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione del virus, specialmente in vacanza.
Ad ogni modo, si osserva in tutta la penisola una diminuzione del numero di casi non associati a catene di trasmissione (1.578 casi, contro i 2.407 della settimana prima). La percentuale è stata rilevata attraverso il tracciamento, cosa che ha consentito anche di stabilire che la percentuale che riguarda la comparsa dei sintomi è stabile (35,8% contro il 35,5%).
L’indice Rt nelle Regioni
L’indice Rt medio calcolato sui casi che hanno riportato sintomi, nel periodo che va dal 9 giugno al 22 giugno 2021, è stato pari a 0,63 e sembrerebbe essere anche in lieve diminuzione.
Per di più, l’indice Rt è sotto la soglia di 1, ossia quella soglia in cui scatta il limite superiore e questo è un dato generalizzato per l’intera penisola italiana.
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