Per contenere i contagi da Covid-19 e per la paura da variante Delta, la Francia ha attuato delle misure stringenti. Vediamo le regole per entrare nel Paese.
Col protrarsi della pandemia da Covid-19, per garantire ogni sicurezza in merito agli spostamenti interni ai vari Stati Membri, l’Unione Europea ha concordato un approccio condiviso e generalmente accettato dai Governi per le restrizioni imposte alla libera circolazione di persone.
In accordo con le disposizioni che provengono dall’Europa, le autorità francesi hanno diviso i Paesi del mondo in tre categorie (verde, arancione e rosso). L’elenco dei Paesi aggiornato giornalmente con i rispettivi colori è consultabile sul sito del Governo francese.
Per chi abbia prenotato le vacanze in area francese e si trovi in procinto di partire, ecco tutte le regole per entrare nel Francia attualmente in vigore secondo le disposizioni UE.
Regole per viaggiare in Francia
L’Italia è considerata dalla Francia un Paese verde, almeno al momento, così come lo è tutta la zona dell’area Schengen. Questo significa che si può andare in Francia, ma comunque ci si deve sottoporre a controlli anti-contagio.
Infatti, sia per entrare, sia per uscire dalla Francia è necessario sottoporsi ad alcune misure di controllo sanitario che sono diverse per chi è già in possesso di un green pass e per chi, invece, non ne ha ancora uno.
Le misure di controllo sanitario per entrare in Francia
Per chi è vaccinato, l’ingresso in Francia è più semplice. Basterà, infatti, presentare una prova dello status di vaccinazione (il green pass) e una dichiarazione giurata che attesti l’assenza di sintomatologia per infezione da SarsCoV-2 e altresì l’assenza di avvenuti contatti con casi confermati di Covid-19.
Per chi non è vaccinato, la situazione è un poco più complessa. Infatti, si può entrare in Francia anche senza vaccino, ma bisognerà fornire alle autorità di controllo alla frontiera una PCR negativa o un test antigenico risalente a meno di 72 ore prima della partenza o prima del primo volo in caso di scalo. In questo caso, è anche necessario fornire una dichiarazione giurata che attesti di non essere stato a contatto con un caso confermato di Covid-19 o di non presentare sintomi evidenti per infezione da SarsCoV-2.
Alcune eccezioni più stringenti
Le norme sopra elencate sono valide al momento per tutti i viaggiatori italiani, siano essi provenienti dall’Italia o da altri Paesi dell’Unione Europea, che sono comunque considerati verdi. Per chi proviene da zone arancioni o rosse, è bene guardare il sito del Governo della Francia.
Per di più, per tutti i viaggiatori non vaccinati che provengono da Cipro, dalla Spagna, dalla Grecia, dai Paesi Bassi o dal Portogallo, è invece richiesta una PCR negativa o un test antigenico fatto entro le 24 ore prima dell’ingresso in area francese.
Quanto tempo si può rimanere in Francia
Oltre al test antigenico da presentare all’ingresso in Francia o al green pass, tutti i viaggiatori che vogliono entrare in zona francese devono essere in possesso di documenti in regola che attestino la legalità del soggiorno nell’area Schengen.
Per gli italiani, questa norma si traduce nel portare con sé in viaggio la Carta d’Identità, poiché si tratta di un documento valido per viaggiare in tutta l’Unione Europea senza dover presentare ulteriori permessi.
Cosa dice la Farnesina sui viaggi in Francia
La Francia è inserita tra le mete a rischio dalla Farnesina, che in linea generale sconsiglia i viaggi al di fuori dell’area italiana per l’estate 2021 a causa del dilagarsi della variante Delta.
Ci sono alcuni posti, infatti, dove vi è maggiore possibilità che la variante Delta rischi di rovinare le vacanze e molti italiani sono bloccati all’estero per quarantene forzate o hanno subito ritardi per il rientro.
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