In appena dieci giorni la campagna vaccinale è ripartita per la terza dose, tornando a regime, con ritmi sostenuti, ecco quanti ne mancano per arrivare alla soglia di sicurezza.
La quarta ondata e la nuova variante Omicron spaventano l’Europa e l’Italia. Il Governo Draghi però ha le idee ben chiare: puntare tutto sulla campagna vaccinale per la terza dosa. Infatti come dimostrato dal primo caso positivo di Omicron in Campania, il paziente che aveva ricevuto ben due dosi del vaccino è paucisintomatico, ossia presenta una sintomatologia non grave.
Per quanto quindi gli esperti di Cambridge si siano preoccupati per la poca efficacia del vaccino nei confronti della nuova variante, che presenta ben 32 variazioni, ancora una volta la vaccinazione sembra essere la risposta per impedire un sovraffollamento delle strutture ospedaliere e per proteggersi dalla sintomatologia più grave. Per questo motivo a due mesi dai punti vaccinali chiusi e personale sanitario trasferito, la rete nazionale sta tornando a regime, con ritmi serrati per poter raggiungere la soglia di sicurezza e per far sì che tutti possano ricevere anche la dose booster.
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Vaccini: la campagna vaccinale torna a regime
In pochissimi giorni, appena dieci, è cambiato tutto. La campagna vaccinale è ripartita con ritmi serrati e si è arrivati ormai a quota 450 mila somministrazioni al giorno. D’altronde ad aver influito sull’alta richiesta di nuove vaccinazioni, prime dosi e dosi booster, sono state le decisioni politiche prese dal Governo Draghi, in materia di misure anti-Covid in vista delle ultime scoperte in campo scientifico. Infatti oltre ad aver individuato la variante Omicron, che presenta ben 32 variazioni nella proteina Spike, si è scoperto da un po’ di tempo ormai che la protezione offerta dal ciclo vaccinale ha una durata di circa sei mesi, dopodiché i livelli di protezione cominciano a diminuire, non garantendo più
una copertura del 93% come nei primi mesi.
Il 24 novembre il Consiglio dei ministri ha quindi approvato il decreto che impone il green pass rafforzato per tutte le attività sociali dal 6 dicembre. Un segnale forte e una spinta decisiva alle prime dosi. Il 15 dicembre invece scatterà l’obbligo di terza dose per il personale sanitario e per alcune categorie di lavoratori. Le scelte politiche non possono che rispecchiare lo scenario epidemiologico, con un indice di trasmissibilità in crescita. Così a soli due mesi dalla chiusura di alcuni punti vaccinali e personale sanitario trasferito, la campagna vaccinale torna a regime, con ritmi simili a quelli di luglio. Dal 24 novembre si è registrata una forte crescita della curva vaccinale e ormai l’Italia è in linea con gli obiettivi fissati dalla struttura commissariale Francesco Figliuolo.
Vaccini: l’obiettivo del Governo entro Natale, quante ne mancano?
A fronte di questa situazione, con la campagna vaccinale che ormai ha raggiunto le 450 mila somministrazioni giornaliere, una domanda sorge spontanea: quanti vaccini mancano per arrivare alla soglia di sicurezza? Per poter raggiungere la soglia di sicurezza è necessario raggiungere quota 90% di immunizzati over 12, si parla quindi 48 milioni di persone da vaccinare a ciclo completo entro la fine dell’anno, il 31 dicembre, quando dovrebbe scadere lo stato di emergenza.
Ormai l’Italia è prossima al raggiungimento di questo obiettivo: infatti mancano solo 700 mila somministrazioni, in quanto tra prima e seconda dose sono stati raggiunti circa 47,3 milioni di italiani. Con i ritmi attuali l’Italia potrebbe arrivare al 90% di immunizzati in appena 23 giorni, quindi per Natale, ma questa è una stima alquanto ottimistica, infatti a ridosso delle festività ci si aspetta una riduzione delle somministrazioni, a causa della forte mobilità e i possibili effetti collaterali che il vaccino può determinare nei giorni successivi.
Al momento la spinta decisiva deve giungere dalle Regioni con la quota più alta di diffidenti: Sicilia, Calabria e Friuli-Venezia Giulia, dove da giorni si registra un aumento delle prenotazioni, che lasciano ben sperare. A questa situazione bisogna aggiungere anche la somministrazione della terza dose, che sta registrando ottimi numeri, da una partenza a rilento con 230mila somministrazioni al giorno si è raggiunti quota 380mila.
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