Variante Delta in Italia, cosa succederà ad agosto

Martino Grassi

24/06/2021

La variante Delta continua a correre in Italia e in molti altri Paesi d’Europa facendo temere il peggio, anche se al momento la situazione non sembra essere preoccupante. Ma cosa succederà ad agosto?

Variante Delta in Italia, cosa succederà ad agosto

La variante Delta in Italia, e nel resto d’Europa, continua a correre e a fare paura, soprattutto dopo l’incremento del tasso di diffusione degli ultimi giorni, che ha raggiunto il 9% delle sequenze geniche depositate dal nostro Paese, e che il ministro Speranza aveva già preannunciato data la maggiore trasmissibilità che caratterizza questo ceppo.

Da nord a sud dello Stivale aumentano i casi e i focolai causati dal ceppo B.1.617.2 e l’obiettivo delle autorità resta quello di limitare quanto più possibile la diffusione di questa mutazione per non mettere a rischio le riaperture. Ma vediamo cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi mesi e cosa potrebbe accadere ad agosto.

Variante Delta in Italia: cosa succederà ad agosto

Secondo le stime del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie entro il mese di agosto la variante Delta potrebbe diventare il ceppo dominante non solo in Italia, ma addirittura in tutta Europa, causando il 90% delle nuove infezioni. Questa mutazione, come conferma uno studio della Public Health England (Phe), si caratterizza per un rischio di trasmissione superiore del 60% rispetto alla variante Alpha, al momento la più diffusa nel nostro Paese. La variante Delta inoltre è associata anche a un rischio di ospedalizzazione fino a 2,6 volte superiore rispetto a quella inglese.

Le previsioni non troppo incoraggianti, sembrano essere confermata anche dall’andamento della diffusione della variante Delta nel nostro Paese, che sta aumentando a ritmo esponenziale: il 18 maggio questo ceppo rappresentava circa l’1% dei contagi, alla metà di giugno la percentuale è salita al 3,4% e solamente pochi giorni dopo si è arrivati a un tasso di diffusione pari al 9%.

La situazione in Europa

Al momento in Europa la variante Delta sta colpendo soprattutto il Regno Unito, dove il governo si è già trovato costretto a posticipare le riaperture, nonostante una delle migliori campagne di vaccinazione a livello mondiale. Sull’isola il ceppo individuato in India per la prima volta è responsabile del 96% delle infezioni e una percentuale simile, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, potrebbe essere raggiunta da tutti i Paesi dell’Unione ad agosto, tra cui anche l’Italia.

L’incremento esponenziale dei contagi nel Regno Unito ha messo in allerta l’Europa che adesso continua a monitorare la situazione con maggiore attenzione. Intanto dalla Germania arriva l’auspicio che chi arriva dal Regno Unito venga obbligato a sottoporsi alla quarantena in qualsiasi Paese del Vecchio Continente. La cancelliera Angela Merkel aveva infatti dichiarato che “in Germania, se vieni dalla Gran Bretagna, devi metterti in quarantena ma non è così in tutti i Paesi europei. Mentre vorrei che fosse così”.

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