La rivisita National Geographic stila la sua classifica annuale e, tra le cinque migliori destinazioni per il turismo culturale, compare anche l’Italia.
Annualmente la rivista di National Geographic pubblica, nella sua edizione americana, una classifica delle migliori destinazioni culturali del mondo.
In vista dell’anno nuovo e della ripresa della mobilità turistica, la redazione pensa alle destinazioni che gli amanti della storia e della scoperta delle tradizioni non dovrebbero lasciarsi scappare. Per gli esploratori più appassionati, sempre alla ricerca di nuovi luoghi suggestivi da raggiungere, ecco quindi la guida di viaggio stilata per l’occasione.
La classifica così composta è in grado di accontentare sia gli amanti delle terre orientali che tutti coloro che desiderano esplorare le grandi bellezze occidentali. Importante sorpresa: tra le località citate nella top five del 2022 c’è anche il nostro Paese.
L’Isola di Procida è stata scelta per rappresentare l’Italia e il suo vasto patrimonio, ben noto in tutto il mondo ma anche continuamente certificato da pubblicazioni tanto autorevoli come quella in questione.
I criteri che hanno portato a questa selezione sono molteplici. Tuttavia l’attenzione è stata prevalentemente rivolta alla capacità di un luogo di coniugare la ricchezza paesaggistica a quella della cultura autoctona. Le città selezionate quindi meritano di essere scoperte e attenzionate una ad una.
1) Jingmai Mountain, Yunnan (Cina)
Le montagne della regione di Yunnan, situata nella Cina meridionale, conservano ancora intatta la tradizione antichissima della coltivazione artificiale del tè. Il National Geographic ha deciso infatti di premiare la Jingmai Mountain ed eleggerla la località principe del 2022 proprio per la sua capacità di coniugare conservazione paesaggistica ed usi e costumi delle popolazioni autoctone.
Il turismo internazionale da tempo si sta spostando verso Oriente ma questo afflusso è stato quasi sempre stato alimentato da spinte occidentalizzanti. Il territorio della Jingmai Mountain invece è in grado di regalare agli avventori un’esperienza autentica, quasi un contatto primordiale con le origini e le radici del commercio che un tempo dominava la maggior parte del mondo allora conosciuto.
2) Isola di Hokkaido (Giappone)
Non sono certo passati inosservati gli splendidi paesaggi l’isola di Hokkaido situata nell’arcipelago del Giappone, li troviamo al secondo posto della classifica.
Qui natura e lontane tradizioni si incontrano in un legame indissolubile come quello instaurato tra le variopinte colline fiorite della regione e la popolazione indigena degli Ainu, un gruppo etnico a cui è stata resa giustizia anche grazie al museo tematico istituito nella moderna città di Upopoy.
Conservando e preservando il patrimonio antropologico del territorio, e rendendogli omaggio tramite una visita, si può contribuire a rivitalizzare quindi la storia di un’ancestrale discendenza forse ancora poco conosciuta ma non per questo meno affasciante.
3) Isola di Procida (Italia)
Procida, l’isola del Golfo di Napoli, è ufficialmente al terzo posto della classifica ma è anche la nuova capitale italiana della cultura 2022.
Un pezzo forte di questo magnifico luogo, incastonato tra il mare e le scogliere, è il centro storico. Il cuore della città si chiama “Terra Murata” poiché si tratta di un borgo fortificato costruito nel Medioevo come protezione dai possibili attacchi via mare. L’isola inoltre è famosa per aver fatto da sfondo al celebre film di Massimo Troisi “Il postino” (1994).
Nel 2022 l’isola offrirà a tutti i suoi visitatori anche un vasto calendario di festival, iniziative e spettacoli capaci di animare le strade della cittadina come mai prima d’ora.
4) Atlanta, Georgia (USA)
Questa classifica valuta sia l’importanza culturale delle mete che gli eventi storici che le hanno viste protagoniste. Per tale ragione al quarto posto della lista troviamo la città di Atlanta, capitale dello stato federale della Georgia.
Questa grande metropoli americana è molto di più di un semplice centro urbanistico. Atlanta infatti è nota per essere il luogo di nascita del movimento per i diritti civili degli afroamericani guidato da Martin Luther King, quel moto che ha rivoluzionato il senso comune e l’approccio sociale al tema dell’uguaglianza.
Questa meta inoltre può vantare attrazioni di rilievo come il museo presidenziale di Jimmy Carter, 39° capo di stato americano.
5) Tin Pan Allen, Londra (Regno Unito)
Altra perla occidentale è ovviamente la città di Londra ma in particolar modo una zona (o meglio un quartiere) della stessa capitale del Regno Unito. Tin Pan Alley è infatti conosciuta da tutti gli amanti della musica rock per aver contribuito a lanciare questo genere soprattutto nella sua ibridazione con il punk e per essere il vero e proprio fulcro dell’Industria musicale inglese. Oggi, non a caso, vanta il record di maggior numero di negozi musicali nel giro di poche miglia.
Connesso a questo dettaglio c’è anche un aneddoto legato alla personalità di Jimi Hendrix e al gruppo dei Beatles. In entrambi i casi gli artisti hanno scelto di lavorare alla loro musica proprio a partire dalla fervente suggestione di quelle strade. Se si vuole quindi respirare a pieni polmoni l’atmosfera di quei gloriosi anni è impossibile non fare tappa nella cosiddetta Denmark Street.
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