Volkswagen perde 2 miliardi a settimana per il coronavirus

Marco Longo

28 Marzo 2020 - 14:17

Il difficile momento dovuto all’epidemia di coronavirus costa caro al gruppo Volkswagen che perde 2 miliardi di euro a settimana

Volkswagen perde 2 miliardi a settimana per il coronavirus

Il gruppo Volkswagen sta vivendo un momento di difficoltà immenso al pari di tutte le altre case automobilistiche del mondo a causa dello scoppio dell’epidemia di coronavirus. Lo stop alla produzione negli stabilimenti del produttore di Wolfsburg sta costando cifre esorbitanti. Parlando al canale televisivo tedesco ZDF, il numero uno del gruppo tedesco, l’amministratore delegato Herbert Diess ha confermato che la sua azienda attualmente perde una cifra vicina ai 2 miliardi di euro a settimana.

Volkswagen perde 2 miliardi a settimana a causa del Coronavirus secondo Herbet Diess

Questo significa che se la pandemia di coronavirus dovesse continuare per altre settimane, il gruppo Volkswagen si troverebbe nella condizione di dover ridurre il numero dei suoi dipendenti tagliando numerosi posti di lavoro. Al momento la società tedesca sta vendendo auto solo in Cina. Nel resto del mondo le sue concessionarie e le sue fabbriche sono chiuse.

Volkswagen spera di poter tornare a produrre in tempi rapidi. Ma molto dipenderà da come si evolverà la situazione relativa alla pandemia di coronavirus in Germania e nel resto del mondo. Diess ha dichiarato a ZDF che la sua azienda deve ripensare la produzione in maniera da poterla riprendere nel più breve tempo possibile, fermo restando che ovviamente deve essere garantita la sicurezza dei propri dipendenti.

Al momento in Cina la domanda di auto sta ripartendo, ma la produzione non è nemmeno alla metà delle settimane prima dello scoppio dell’epidemia. Ricordiamo che il gruppo Volkswagen impiega 671.000 persone e ha 124 fabbriche in tutto il mondo, di cui 72 in Europa. Di queste ben 28 si trovano in Germania. Il produttore tedesco, che in estate dovrebbe lanciare sul mercato la nuova Volkswagen ID.3, ha sospeso la produzione in Europa all’inizio di questo mese a causa della pandemia.

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