Luca Zaia è sempre più popolare al contrario di Matteo Salvini: non solo per il video delle ciliegie, nel centrodestra in molti si stanno convincendo che il governatore sia la figura più adatta per tornare al governo.
Non è soltanto una questione di ciliegie. Nella Lega e soprattutto nel centrodestra si sta facendo sempre più largo la convinzione che, in caso di nuove elezioni, il leader più adatto a guidare la coalizione sarebbe Luca Zaia e non Matteo Salvini.
Il video dove l’ex ministro mangia delle ciliegie mentre il governatore parla di un argomento tragico come la morte di tre bambini, è la perfetta fotografia di un aplomb molto diverso tra i due esponenti del Carroccio.
Matteo Salvini è stato il segretario capace di portare nel giro di pochi anni la Lega dal 4 al 34%, ma una volta toccato l’apice alle scorse elezioni europee adesso la parabola del Capitano appare essere nettamente in caduta libera.
Gli ultimi sondaggi comunque indicano la Lega ancora saldamente come il primo partito del Paese, ma tra i militanti e gli alleati del centrodestra sta aumentando sempre più il novero di chi spera in un passo in avanti di Luca Zaia.
L’exploit di Zaia
Luca Zaia di certo non è un novellino della politica. Dopo una parentesi come ministro durante il governo Berlusconi, da dieci anni è il governatore del Veneto e alle elezioni regionali di settembre otterrà a meno di clamorose sorprese un terzo mandato.
Il coronavirus ha però messo il vento in poppa al governatore, viste le decisioni azzeccate prese all’inizio dell’emergenza, tamponi a tappeto e tempestive zone rosse, che hanno consentito al Veneto di non fare la fine della Lombardia.
Una strategia nel gestire la crisi che ha ricevuto apprezzamenti bipartisan, tanto che ora Luca Zaia nei sondaggi in merito alla fiducia nei leader viene indicato in terza posizione dietro soltanto a Mario Draghi e Giuseppe Conte.
Un notevole aumento di popolarità a livello nazionale che ha acceso i riflettori sul Presidente, ma Zaia a chi gli ha chiesto di una sua eventuale leadership si è sempre tirato indietro ripetendo che lui pensa solo alla rielezione alla guida del Veneto.
I timori di Salvini
Nonostante i rapporti tra i due sembrerebbero essere idilliaci, si parla di una sorta di gelosia di Matteo Salvini nei confronti di Luca Zaia. La questione della data dell’election day potrebbe essere emblematica a riguardo.
Mentre i governatori hanno spinto per far svolgere le elezioni regionali il prima possibile, a luglio o in alternativa il 6 settembre, il centrodestra con la Lega in testa ha voluto invece spostare la data il più in là possibile.
Ufficialmente per non dover fare la campagna elettorale in agosto, ma anche per non far passare all’incasso i vari governatori al momento (quasi) tutti sugli scudi dopo l’emergenza coronavirus.
Se da una parte può essere una mossa politica sensata per le Regioni governate dal centrosinistra, dall’altra indubbiamente si va così facendo a danneggiare la corsa alla rielezione di Zaia in Veneto e Toti in Liguria.
I maligni sussurrano che Matteo Salvini sia molto spaventato da un possibile plebiscito di Luca Zaia alle urne, eventualità che potrebbe rafforzare le convinzioni di chi vorrebbe un cambio di leadership nel centrodestra.
Del resto non solo dentro Forza Italia e Fratelli d’Italia in molti vedono molto di buon occhio una scesa in campo di Zaia, ma anche nella stessa Lega diversi militanti sembrerebbero aver mollato il Capitano.
Difficile però fare a meno di un frontman come Salvini, anche se la sua aurea ultimamente appare essere molto appannata, ma in caso di elezioni non è da escludere che alla fine il centrodestra si presenti con Zaia candidato premier, una mossa che di fatto andrebbe a strizzare l’occhio anche ai moderati.
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