Zona arancione in due regioni dopo Capodanno: nuova stretta a inizio 2022

Giorgia Bonamoneta

19 Dicembre 2021 - 18:27

Rischio zona arancione per due regioni dopo Capodanno? La direzione è quella di nuove restrizioni per l’inizio del 2022. Ecco in quali regioni e perché.

Zona arancione in due regioni dopo Capodanno: nuova stretta a inizio 2022

Sono giorni decisivi quelli che ci aspettano da ora alla fine dell’anno. La zona arancione, quella dove le restrizioni inizierebbero a farsi sentire in maniera invadente, potrebbe arrivare già nei primi giorni del nuovo anno. A dirlo sono gli esperti, ma anche parte del mondo della politica, che guarda alle restrizioni come unica alternativa a un peggioramento della curva epidemiologica.

L’Italia è vicina alle prime zone arancioni. Lo ha sottolineato Guido Rasi, direttore dell’Agenzia europea dei medicinali e consulente del Commissario per l’emergenza Covid-19: “Temo di sì”.

Le prime due regioni che si potrebbero affacciare alla zona arancione sono la provincia di Trento e il Friuli-Venezia Giulia, dove l’andamento dei contagi e il tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali sono stati definiti “preoccupanti” da più analisti. Al contrario dello scenario immaginato dagli esperti, il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga ha escluso il passaggio di colore, affermando che “la nostra situazione è sotto controllo”.

Zona arancione in due regioni: quando

A livello nazionale la quarta ondata appare molto contenuta, memori un anno fa di una situazione molto più critica in assenza di vaccini. Con l’avvicinarsi delle festività e quindi di un periodo in casa, spesso con molti commensali, la paura del Covid-19 è tornata a dilagare. Complice anche l’informazione, che comunque non può fare a meno di raccontare la crescita dei contagi e l’azione della variante Omicron su questi.

Eppure di zone arancioni non si parla ancora come qualcosa di certo. Il passaggio nella terza fascia di allerta (zona arancione) non è più così semplice. Ricordiamo i nuovi parametri: 150 casi settimanali ogni 100 mila abitanti, il 30% dei posti letto occupati in area medica (o “non critica”) e il 20% dei posti letto occupati nelle terapie intensive.

Ad avvicinarsi a questi parametri sono solo due regioni al momento: la provincia di Trento e il Friuli-Venezia Giulia. I parametri di queste regioni vanno nella direzione del passaggio di colore, con numeri simili. Per esempio in Friul-Venezia Giulia si sono registrati 378 nuovi contagi settimanali e i reparti sono occupati per un 23,3% in area non critica e al 14,3% in terapia intensiva.

Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli, ha però voluto confermare che la situazione è sotto controllo e che, se gli ospedali dovessero ritrovarsi in affanno, si potrebbero riattivare dei posti letto.

Possibile nuove stretta dopo Capodanno: perché

Secondo la mappa europea l’Italia è già in larga parte “zona rossa” (i criteri sono diversi) e in particolare spicca il colore rosso e rosso scuro del Nord Italia.

In Italia invece la mappa viene colorata di giallo, con sempre più regioni nei parametri del cambio di colorazione in una fascia di allerta di secondo livello. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che segna il passaggio in zona gialla di nuove regione a partire da domani, lunedì 20 dicembre 2021. Oltre a Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Bolzano e Calabria, si aggiungono anche Liguria, provincia autonoma di Trento, Veneto e Marche. In totale sono 7 le regioni in giallo.

Il rischio di zona arancione, come abbiamo riportato sopra, è limitato a due sole regioni. La situazione però è in continuo mutamento e le festività natalizie, in particolare il giorno di Natale e di Capodanno, possono peggiorare il quadro nazionale. Non si può escludere la possibilità di nuove zone gialle o passaggi in zone arancione dopo Capodanno, a partire dai primi giorni del 2022, ma al momento non è una certezza. Per fortuna.

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