Con il decreto che istituisce il green pass rafforzato cambiano le regole per zona gialla, arancione e rossa. Quali sono le restrizioni per chi è vaccinato a seconda dei casi.
Con il decreto del 24 novembre 2021 cambiano le regole per zona bianca, gialla, arancione e rossa. Restano i criteri che determinano il passaggio da un colore all’altro, ma per coloro che sono vaccinati - ai quali verrà rilasciato un green pass rafforzato - smetteranno di essere applicate molte delle restrizioni previste in queste zone.
Il messaggio che il Governo ha voluto dare è chiaro: chi è vaccinato non subirà le conseguenze di un eventuale cambio di colore della propria regione. Viene accolta, quindi, la richiesta avanzata dalle amministrazioni regionali riguardo alla possibilità di prevedere restrizioni solamente per coloro che non si sono sottoposti al vaccino.
Vista l’approvazione del decreto che istituisce il super green pass, rilasciato solamente a seguito del vaccino o di guarigione da meno di sei mesi, è quindi necessario aggiornare le regole previste per zona bianca, gialla, arancione e rossa.
Facciamo chiarezza, con un focus su coloro che sono vaccinati, su cosa si può fare e cosa no a seconda delle varie zone.
Cosa possono fare i vaccinati in zona bianca
In zona bianca, dal 6 dicembre al 15 gennaio, non basterà più il semplice green pass per accedere a una serie di servizi, quali:
- Spettacoli
- Eventi sportivi (in qualità di spettatori)
- Ristorazione al chiuso
- Feste e discoteche
- Cerimonie pubbliche
Di fatto, quindi, le suddette attività diventano vietate per coloro che non sono vaccinati, in quanto neppure in caso di tampone negativo effettuato 48 o 72 ore prima (a seconda della tipologia) sarà possibile ottenere il green pass rafforzato.
Nessuna limitazione invece per coloro che il vaccino lo hanno, se non comunque quelle già previste come l’obbligo della mascherina per i luoghi al chiuso.
Cosa possono fare i vaccinati in zona gialla
In zona gialla le restrizioni previste non si applicano per coloro che sono vaccinati. L’unico dubbio riguarda il limite dei 4 posti al tavolo (eccetto per i conviventi) nei servizi di ristorazione al chiuso, per il quale il decreto del 24 novembre non scioglie i dubbi.
Di fatto, dunque, tra zona bianca e zona gialla non sembrano esserci grandi differenze. Ma attenzione: il passaggio in zona gialla sta a significare il ritorno della mascherina anche all’aperto. Tale restrizione, secondo quanto emerge dal Palazzo Chigi, varrà per tutti, anche per coloro che sono vaccinati.
Cosa possono fare i vaccinati in zona arancione
Nell’ultima bozza del decreto si legge che è richiesto il super green pass per “la fruizione dei servizi, lo svolgimento delle attività e degli spostamenti, limitati o sospesi ai sensi della normativa vigente.”
Questo significa che in caso di eventuale passaggio in zona arancione le restrizioni previste verrebbero applicate solamente nei confronti di coloro che non sono in possesso della certificazione verde rafforzata, ossia di chi non risulta vaccinato.
Di conseguenza, chi è vaccinato potrà continuare ad andare regolarmente in palestra, a mangiare al ristorante, o anche in un centro benessere. E per questo non dovrebbero neppure applicarsi le limitazioni previste per gli spostamenti: niente coprifuoco, e non ci sarebbe neppure l’obbligo di dover restare all’interno del proprio Comune. Per chi è vaccinato, quindi, gli spostamenti in zona arancione - sembra - saranno liberi.
Bisognerà aspettare che il testo del decreto del 24 novembre venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale per esserne certi, anche perché il comunicato stampa pubblicato dal Consiglio dei Ministri fa riferimento solamente alle “attività”, non menzionando gli “spostamenti”.
Cosa possono fare i vaccinati in zona rossa
In zona rossa scatterebbe una sorta di lockdown che tuttavia varrà per tutti, anche per chi è vaccinato. Quindi ritornerebbe il coprifuoco, così come il divieto di uscire da casa se non necessario. Chiuderebbero i ristoranti, le palestre, così come i negozi che non rientrano nell’elenco delle attività consentite in zona rossa: insomma, uno scenario che speriamo assolutamente di evitare.
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