Accordo Brexit: sono le ore più infuocate degli ultimi tre anni. Intesa sì o no?
L’accordo sulla Brexit sta tenendo il Regno Unito, l’Unione europea e la sterlina inglese con il fiato sospeso.
Le ultime ore sono risultate particolarmente impegnative per i negoziatori di entrambe le parti che hanno lavorato fino a tarda notte compiendo diversi progressi.
Dell’accordo sulla Brexit però, ancora nessuna traccia. Per tutto il corso della giornata odierna il mondo continuerà a guardare alla possibile intesa che potrebbe vedere la luce da un momento all’altro anche se le notizie degli ultimi minuti non hanno fatto ben sperare.
Accordo Brexit sì o no?
Stando a quanto si è appreso da diverse fonti britanniche, i colloqui di ieri sera hanno condotto le parti a continui progressi. L’obiettivo dei negoziatori? Sempre lo stesso, ossia stilare un documento, un testo legale, da presentare al vertice dei leader UE previsto per la giornata di domani, giovedì 17 ottobre.
Le trattative interrotte a tarda notte sono riprese nella mattinata odierna e hanno portato anche la sterlina inglese a domandarsi se e quando vedrà la luce l’agognato accordo sulla Brexit.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa estera, l’UE e il Regno Unito sarebbero vicini all’intesa. Tuttavia il divorzio vero e proprio potrebbe essere rimandato (ancora) di circa due mesi per risolvere le problematiche più tecniche.
Di parere contrario alcune fonti europee citate da Bloomberg, per le quali i negoziati sarebbero arrivati a un punto morto. I funzionari del blocco che hanno chiesto ovviamente di rimanere anonimi, hanno evidenziato gli aspetti chiave sui quali si sono fermate le discussioni:
- futuro accordo commerciale;
- clausole di competizione;
- opposizione del DUP all’accordo Brexit.
L’ottimismo è tornato a scemare dopo queste dichiarazioni.
“C’è la strada verso una possibile intesa, ma ci sono anche molte questioni che devono ancora essere completamente risolte”,
avrebbe affermato secondo Reuters il primo ministro irlandese Leo Varadkar.
Queste ultime notizie sulla Brexit hanno continuato a pesare sulla sterlina inglese, di nuovo in rosso contro il dollaro USA.
I due problemi di Boris Johnson
Mentre i negoziatori hanno proseguito il loro duro lavoro, Boris Johnson ha cercato ancora di ottenere l’appoggio del DUP, il Partito unionista democratico del’Irlanda del Nord, promettendo lo stanziamento di nuove risorse per l’area interessata.
Allo stesso tempo il premier ha cercato di mantenere saldi i suoi rapporti con la Scozia, che ha invece chiesto (tramite lo Scottish National Party) di nuovo un referendum per l’indipendenza.
Johnson dovrà cercare di mantenere salda la sua maggioranza in Parlamento, di garantire l’unità del Regno e di ottenere il via libera di tutte le parti all’accordo sulla Brexit. Le prossime ore si riveleranno campali.
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