Tra pochi giorni scade l’obbligo di indossare la mascherina in diversi luoghi al chiuso: il governo Draghi ragiona se prorogarne l’utilizzo, ma per ora non ha preso alcuna decisione.
Mascherine, ciao ciao. Tra pochi giorni non sarà più necessario indossare i dispositivi di protezione personale contro il Covid-19 laddove era rimasto l’obbligo. Finisce così l’era delle chirurgiche e delle Ffp2? Non proprio. Il governo Draghi potrebbe infatti decidere di prorogarne l’utilizzo o di raccomandarlo con ancora più forza ad alcune categorie di persone.
Non solo: rimangono in vigore i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro, che prevedono l’obbligo di mascherina in alcune situazioni. Quanto alle più generali restrizioni legate alla pandemia, poi, non scompare ad esempio il Green Pass per ospedali ed Rsa. In ogni caso a partire da ottobre le mascherine potrebbero davvero diventare un oggetto residuale della vita quotidiana di tutti e tutte. Vediamo quindi dove scompare l’obbligo e nello specifico quali restrizioni rimangono in piedi.
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Mascherine, stop all’obbligo in ospedale e sui trasporti
A partire dal prossimo 30 settembre scade l’obbligo di indossare qualsiasi dispositivo di protezione su autobus, metro, treni, ospedali, ambulatori medici e Rsa. In tutti questi luoghi oggi è ancora necessario utilizzare la Ffp2. L’esecutivo di Mario Draghi, in ogni caso, come detto potrebbe decidere last minute di prorogarne l’obbligo. Più probabile che confermi la forte raccomandazione all’utilizzo della mascherina più protettiva per le persone fragili e over 60, ancora coinvolte dalla campagna vaccinale.
L’obbligo di dispositivo di protezione sui trasporti era stato prorogato a metà giugno, ma negli ultimi mesi l’imposizione è sempre meno rispettata dai passeggeri, con diverse scene di metropolitane piene e molti cittadini senza alcuna mascherina o con quelle meno protettive.
I protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro
I protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro rimarranno invece in vigore fino al 31 ottobre. Quest’ultimi prevedono in alcuni casi la misurazione della temperatura all’entrata in ufficio e l’uso delle mascherine al chiuso quando non si può mantenere la distanza di almeno un metro tra un collega e l’altro. I sindacati e i rappresentanti dei datori di lavoro, comunque, si vedranno con il governo, probabilmente quello nuovo, visto che domenica si vota e ne potrebbe emergere subito una nuova maggioranza.
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L’obbligo di mascherina a scuola
Per quanto riguarda le scuole, invece, già all’inizio dell’anno scolastico, questo mese, erano venute meno tutte le norme che obbligavano all’uso delle mascherine i professori e gli alunni. Discorso diverso per le università, con alcuni atenei in giro per l’Italia che hanno deciso in modo del tutto autonomo di rimettere l’obbligo.
Dove bisogna continuare a usare il Green Pass
Fino alla fine della anno (31 dicembre) sarà poi ancora obbligatoria avere con sé il Green Pass per entrare negli ospedali e nelle residenze per gli anziani. Se si è saltata una dose di vaccino e non si ha avuto il Covid, il certificato verde potrebbe scadere e quindi in alcuni casi sarà necessario fare il tampone prima di entrare in una struttura sanitaria.
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Lo stesso obbligo di Green Pass lo hanno operatori sanitari, ricoverati e visitatori: per i primi senza vaccino scatta poi la sospensione dal lavoro. Dato che rimarrà il certificato verde negli ospedali, quindi, il governo potrebbe decidere di prorogare solo in questi luoghi l’obbligo di indossare le mascherine.
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