Aehra: la startup italiana sfida Tesla

Redazione

30/06/2022

Un progetto ambizioso che mira a produrre auto elettriche di lusso in Italia: Aehra è un’azienda milanese che presenterà entro fine anno due modelli esclusivi.

Aehra: la startup italiana sfida Tesla

Aehra è una giovane startup milanese destinata a far parlare di sé. Un brand globale che produrrà in Italia auto elettriche lussuose che si posizioneranno in una fascia di mercato premium, vetture ideate per superare ogni precedente standard: l’elevata tecnologia presente a bordo di questi modelli consentirà di sfruttare al massimo le potenzialità di un veicolo elettrico.

Aehra presenterà un SUV e una berlina elettrica entro la fine del 2022 con le prime consegne previste per il 2025.

Auto elettriche che abbineranno un design italiano a un elevatissimo livello d’ingegnerizzazione: veicoli a zero emissioni che sfruttando un modello di business agile dovrebbero consentire alla startup milanese di penetrare facilmente in mercati chiave tra cui Cina, Arabia, Europa e Nord America.

I primi modelli avranno un design che si preannuncia distintivo per godere nell’abitacolo di spazi di elevate dimensioni.

Hazim Nada Hazim Nada Co-founder di AEHRA, Presidente e Chief Executive

Il Co-founder e CEO di Aehra, Hazim Nada ha dichiarato: “La vision di Aehra è quella di risolvere le criticità fondamentali nell’attuale fase di transizione automobilistica verso l’elettrico. In primis la necessità di creare veicoli elettrici veramente desiderabili, che siano concepiti fin dall’inizio come elettrici, senza legami agli schemi concettuali ereditati dalla tradizione dei veicoli a combustione interna. Il tutto espresso in un nuovo paradigma di design italiano. L’architettura dei veicoli di Aehra non assomiglia a nessuna delle tradizionali forme dei motori a combustione interna. Cambiando radicalmente l’approccio alla progettazione e al design, proiettandolo in una nuova era dell’esperienza automobilistica. Non stiamo solo parlando di acquistare un’auto online, come già accade, ma intendiamo riscrivere completamente il customer journey, dalla ricerca dell’auto fino al post vendita, creando un’esperienza unica che non terminerà al momento dell’acquisto ma consentirà di entrare in una community davvero esclusiva”.

Nato negli Stati Uniti, Nada ha conseguito un Master Degree in Fisica Teorica all’Università di Cambridge e un PHD in Matematica Applicata all’Imperial College di Lotta. Dopo aver prestato servizio al Dipartimento di Fisica Teorica di Cambridge è entrato nei settori della quantistica e dell’investiment banking, creando una società multinazionale specializzata nel commercio di materie prime.

Nel 2015 ha fondato con Sandro Andreotti, Co-Founder di Aehra, la Aero Gravity, la galleria del vento artificiale più grande d’Europa.

Sandro Andreotti Sandro Andreotti Co-founder AEHRA

Aehra produrrà un SUV in grado di ospitare comodamente quattro giocatori di Basket della NBA

Spaziosa, comoda, sicura e con un’autonomia di 800 chilometri, il tutto a fronte di prestazioni senza precedenti.

Hazim Nada in merito alle performance e caratteristiche del primo SUV Aehra ha dichiarato: “Quando Aehra raggiungerà il mercato, molte delle sfide che oggi ostacolano i produttori di veicoli elettrici, saranno state superate. La roadmap tecnologica dei prossimi due anni porterà i veicoli elettrici a livelli di potenza e di autonomia che supereranno le esigenze più sfidanti di qualsiasi cliente, anche di quello più esigente«.»Il progetto ha preso forma tre anni fa, non sono mai stato un super appassionato di veicoli e da giovane volevo fare il fisico teorico, ma in piena pandemia ho iniziato a studiare il mercato automotive e l’approccio Tesla che è stato uno dei marchi autori dell’attuale transizione ecologica. Ed è stato proprio in quel periodo che insieme a Sandro Andreotti, co-fondatore dell’azienda ed originario della terra dei motori, abbiamo iniziato a studiare forme ed aerodinamica delle auto elettriche hanno una forma sostanzialmente simile a quelle delle auto normali.".

Per Filippo Perini, Chief Design Officer di Aehra, colui che è stato alla guida di team che hanno dato vita e sviluppato modelli ad alte prestazioni tra cui la Lamborghini Aventador, la Murcielago LP 640, la Huracan, la Urus e la Reventon, “quando si progetta una nuova auto, il designer ha diverse limitazioni da parte della casa automobilistica. Con Aehra abbiamo una libertà maggiore. Il mio approccio da designer e ingegnere è che “la forma segue la funzione”, e questo è anche il mio motto in Aehra. Sono da sempre convinto che quando un prodotto o una soluzione appaiono estremamente belli è perché funzionano. Useremo l’aerodinamica avanzata in un modo completamente diverso creando automobili ispirate dalla passione italiana per il design, che generano un cambio di paradigma nella concezione delle forme e degli spazi”.

Prosegue Sandro Andreotti, Co-Founder di Aehra: «In passato c’era la necessità di provare che l’auto elettrica fosse una valida alternativa al quelle termiche, ma la tecnologia ha aperto delle possibilità che solo cinque anni fa non era possibile implementare. Durante il lockdown abbiamo speso intere giornate pensando alle esigenze del guidatore. L’esperienza stessa inizia con il prodotto che a nostro giudizio deve esprimere una diversità. Da subito abbiamo preso a riferimento tutte le sedan elettriche in commercio, tutte quasi sovrapponibili. I nostri modelli avranno forme stravolte, con un abitacolo innovativo. L’autonomia sarà di circa 800 km con batterie da 120 kWh, il peso sarà estremamente contenuto e grazie ad una carrozzeria in materiali leggeri sarà inferiore ai 160 kg. Spingeremo sulla potenza senza raggiungere livelli estremi, sicuramente non toccheremo i 1.000 cavalli».

Il break even - in base a quanto ci hanno raccontato i fondatori - sarà raggiunto con una produzione di circa 5.000 unità l’anno grazie ad un target premium e a prezzi di listino tra i 160.000 e i 180.000 euro. L’obiettivo dichiarato è di raggiungere un picco di produzione di 25.000 unità per ogni modello con le prevendite che inizieranno nel 2024 ed una produzione che molto probabilmente avverrà in Italia”.

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