Nel nuovo decreto ci sarebbero aiuti per bar e ristoranti: l’obiettivo è aumentare gli sconti sulle bollette e contrastare il caro energia. Vediamo le misure allo studio.
La priorità, in questo momento, è aiutare le imprese, grandi e piccole. Il nuovo provvedimento da 6,2 miliardi di euro si pone come obiettivo quello di aumentare gli sconti con nuovi aiuti anche per bar e ristoranti, e in generale i piccoli esercizi commerciali: d’altronde, le pmi costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana. Allo studio anche la possibilità di pagare le bollette a rate (misura solo per le imprese, non per le famiglie). Tuttavia, la dilazione in sei mesi delle utenze sostituirebbe un altro importante aiuto: la cassa integrazione scontata.
Il primo passo era quello di trovare le coperture, «pescate» dal gettito extra delle entrate fiscali di giugno e luglio. La relazione sul nuovo decreto è stata approvata al Consiglio dei ministri di giovedì 8 settembre, ora si attende giovedì prossimo per il voto alla Camera.
Nuovi aiuti contro l’aumento delle bollette anche per bar e ristoranti
Per evitare il blocco produttivo, il nuovo decreto mette in campo come prima misura la proroga dei crediti d’imposta per le imprese energivore e gasivore, ovvero quelle aziende che per svolgere le proprie attività necessitano di grandi quantità di energia elettrica o di gas.
Qual è la novità allo studio? I crediti d’imposta, oltre a essere prorogati, potrebbero riguardare non solo le imprese energivore, ma anche i piccoli esercizi commerciali, bar e ristoranti. In questo momento lo sconto fiscale è del 25% per gli energivori e del 15% per le imprese con consumi superiori a 16,5 chilowattora.
Il nuovo provvedimento potrebbe aprire le porte degli sconti anche ai negozi che hanno contratti a partire dai 4,5 chilowattora di potenza. Inoltre, si pensa di stabilire un’aliquota più alta e comune per tutti: il 25%.
Infine, la misura dovrebbe restare in vigore fino a fine 2022, quindi per ottobre, novembre e dicembre.
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Aiuti contro il caro energia: pagamento a rate delle bollette, ma Cig scontata a rischio
Un altro intervento che potrebbe essere introdotto per dare un po’ di sollievo alle imprese è la possibilità di pagare a rate le bollette. La misura, valida sia per le bollette del gas che per quelle della luce, darebbe modo alle aziende di pagare quanto dovuto con una dilazione di sei mesi.
Tuttavia, le imprese dovrebbero rinunciare a un’altra misura: la cassa integrazione scontata. Si tratta di una Cig simile a quella erogata durante la fase più dura della pandemia, una sorta di cassa integrazione gratuita in caso di fermo della produzione per il caro-bollette. In un primo momento i tecnici prevedevano di prorogare la Cig scontata per altri due mesi, cioè senza pagare le addizionali (per la Cig pari a 9%, 12%, 15% in base all’utilizzo del sussidio, per il Fis pari al 4% della retribuzione persa). L’ipotesi allo studio prevede di circoscrivere l’intervento ai soli settori manifatturieri più in difficoltà, cioè i 5 individuati a marzo (auto, agroindustria, ceramica, legno, siderurgia).
Le due misure, rateizzazione delle bollette e Cig, vengono considerate alternative: non resta che attendere per sapere cosa sceglierà di sovvenzionare il governo col prossimo decreto.
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