Allarme caldo record, picchi di 45 gradi: cosa ci aspetta

Luna Luciano

27/06/2022

Sarà caldo record per altri 10 giorni in tutt’Italia, con picchi fino a 45 gradi. Ecco cosa ci aspetta.

Allarme caldo record, picchi di 45 gradi: cosa ci aspetta

Il caldo record infuoca l’Italia e non l’abbandonerà per i prossimi 10 giorni. La penisola sta affrontando una delle peggiori ondate di calore degli ultimi 10 anni, con temperature che rischiano di superare l’estate del 2003, quando l’intera Europa fu investita da un’anomala ondata di calore.

Nei prossimi giorni infatti le temperature sono destinate ad aumentare ancora, andando a peggiorare l’emergenza idrica che il nostro Paese sta affrontando. A causa dell’anticiclone africano Caronte si sono già sfiorati i 42°-44° C all’ombra al Sud e nelle isole, dove la Sicilia è a rischio desertificazione. Eppure non sembra che la situazione sia destinata a migliorare, anzi il termometro non potrà che salire in modo repentino in tutta Italia e non si escludono valori più alti con picchi di 45°C.

È questo ciò che emerge dalle previsioni e descrizione del meteorologo Mattia Gussoni de ilmeteo.it. L’esperto ha confermato la possibilità che vengano infranti alcuni record. Ecco quindi cosa ci aspetta nei prossimi giorni.

Caldo record, cosa aspettarsi in Italia: per quanto durerà questo caldo?

L’anticiclone africano Caronte, l’Italia è stretta da una morsa di calore. Ormai il termometro ha superato i 40° C all’ombra in molte Regioni della penisola. Infatti nei giorni precedenti nella zona del Sud e le isole si sono sfiorati i 42°-44° C in Sardegna, ma nei prossimi giorni il termometro è destinato a salire ancora di più e in maniera repentina in tutta Italia. I cittadini dovranno aspettarsi anche picchi di 45°C.

Il quadro che emerge dalle previsioni del meteorologo Mattia Gussoni non può che essere infiammato. Il caldo torrido e afoso si protrarrà e c’è la concreta possibilità che vengano infranti alcuni record di giugno, con la colonnina di mercurio che salirà fino a 39°-40° C a Roma e Firenze, e 37° C anche a Napoli sul mare.

Il pericolo maggiore di quest’ondata di calore, come spiegato dall’esperto, è proprio la durata. Stando infatti alle previsioni di Gussoni la cappa di calore potrebbero durare sull’Italia fino al 4-5 luglio, “con qualche isolato temporale solo sulle Alpi e al Nord-Ovest”. Inoltre il Mediterraneo registra già 5 gradi in più della media. Quindi ciò che ci aspetta sono ancora 10 giorni di “siccità estrema” senza alcuna precipitazioni importante che possa aiutare l’emergenza idrica.

Caldo record e zero precipitazioni: aumenta l’emergenza siccità

Non saranno previste precipitazioni per almeno 10 giorni. È forse questo il dato che più di tutti allarma gli esperti. In una situazione dove l’Italia soffre per la mancanza di acqua, il rischio è che l’emergenza idrica non faccia che peggiorare.

È quindi allarme siccità estrema nelle Regioni già colpite dal caldo, come tutte le regioni del Nord, la Toscana, il Lazio, la Puglia e la Calabria. Un’emergenza che dunque non accenna a passare, con gli amministratori locali che stanno disponendo misure drastiche per risparmiare acqua, come è successo a Milano e nel Lazio.

Caldo record: come difendersi dal caldo

Con il caldo che stringe sull’Italia è importante prepararsi ai picchi di calore. Difendersi dalle temperature bollenti si può: basta seguire poche e semplici regole.

La prima, per quanto possa sembrare contata, è quella di bere e quindi introdurre liquidi nell’organismo anche se non si ha sete. L’importante è di assumere almeno due litri di acqua al giorno. Da evitare le bevande troppo calde o troppo fredde; il rischio è che con le bevande calde si alzi la temperatura corporea, le bevande invece troppo fredde possono provocare crampi e congestioni.

Inoltre non bisogna dimenticare di consumare frutta e verdura possibilmente cruda. Indossare capi traspiranti è un ottimo metodo per non soffrire il caldo durante la giornata, specialmente se si devono effettuare commissioni. Infine è importante, specialmente per le persone più fragili e anziane, di non uscire nelle ore più calde della giornata prediligendo passeggiate nelle ore meno afose.

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