Allarme per la nuova truffa al bancomat, telefoni utilizzati per rubare i soldi

Alessandro Nuzzo

21/09/2024

Scoperta una nuova tecnica per truffare le persone e prelevare soldi al bancomat. Ecco come funziona.

Allarme per la nuova truffa al bancomat, telefoni utilizzati per rubare i soldi

Le truffe informatiche purtroppo sono sempre dietro l’angolo. I malviventi studiano sempre nuove tecniche per cercare di fare nuove vittime a cui spillare soldi. L’ultima utilizzata arriva dalla Repubblica Ceca e consente ai truffatori di prelevare soldi tramite i propri cellulari. Vediamo come funziona questa nuova tecnica e come evitare di correre rischi.

La nuova truffa al bancomat: come funziona

Ogni giorno tantissime persone cadono vittima di truffatori che, rubando i dati personali, riescono a penetrare nei conti correnti svuotandoli. Se il fine è sempre lo stesso, ovvero rubare soldi, ciò che cambia è il mezzo usato per raggiungere lo scopo. L’ultima segnalazione arriva dalla società di sicurezza informatica ESET, che ha scoperto una nuova tecnica che potrebbe colpire i clienti di diverse banche mondiali e che ha come obiettivo facilitare i prelievi bancomat non autorizzati.

Per raggiungere lo scopo viene coinvolto un malware, chiamato NGate, che ha la capacità di trasmettere ai truffatori i dati delle carte di pagamento presenti sul cellulare tramite un software dannoso installato su uno smartphone Android.

Secondo l’azienda, gli aggressori hanno combinato tecniche dannose come social engineering, phishing e malware Android in un nuovo scenario di attacco. Il primo caso del genere è stato registrato in Repubblica Ceca nel 2023. Utilizzando NGate, i truffatori sono stati in grado di clonare i dati NFC dalle carte di pagamento fisiche delle vittime inoltrandole poi al proprio dispositivo. In questo modo i malviventi sono stati in grado di emulare la carta originale prelevando denaro al bancomat.

Per mettere in atto la truffa è necessario che il malware NGate venga installato nel cellulare della vittima. Per farlo i truffatori si sono serviti di stratagemmi, come ad esempio sms ingannevoli contenenti un link da cliccare. Cliccato il link, ecco che si installava nel cellulare il virus capace di rubare i dati delle carte di pagamento.

Avuti i dati, i truffatori clonavano le carte per effettuare prelievi al bancomat. Se questa modalità falliva, avevano a disposizione un metodo alternativo per trasferire fondi dai conti delle vittime ad altri conti bancari.

Come difendersi

Ci sono diversi suggerimenti per difendersi da attacchi del genere. Ecco quali:

  • controllare sempre gli url dei siti web che si visitano, sopratutto quelli di banche o istituzioni, facendo attenzione che siano effettivamente tali;
  • scaricare le app solo dagli store ufficiali;
  • mantenere segreti i codici pin non scrivendoli nel cellulare;
  • disabilitare NFC quando non è necessario;
  • usare cover protettive o utilizzare carte virtuali protette tramite autenticazione;
  • utilizzare app di sicurezza sugli smartphone capaci di individuare possibili virus installati.

Con questi suggerimenti si è in grado di difendersi da questi tentativi di truffa. La cosa fondamentale è non dare credito a sms di banche o sms istituzionali che rimandano a link esterni. Nella maggior parte dei casi si tratta di tentativi di truffa. Mai nessun istituto bancario chiede dati personali.

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