La vittoria del centrodestra alle elezioni potrebbe cambiare la collocazione politica dell’Italia in Europa: ecco chi sono gli alleati di Salvini, Meloni e Berlusconi.
La vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni del 25 settembre è stata raccontata dalla stampa estera con poca sorpresa e un po’ di «preoccupazione». In Europa esultano per il grande risultato gli alleati: Ungheria, Polonia, Svezia e la Francia di Marine Le Pen. A Bruxelles c’è preoccupazione e silenzio.
🇮🇹👏Congratulations @GiorgiaMeloni, @matteosalvinimi, @berlusconi on the elections today! In these difficult times, we need more than ever friends who share a common vision and approach to Europe's challenges.
🇭🇺🤝🇮🇹Long live the Hungarian-Italian friendship! pic.twitter.com/4PN2ZDEJoZ
— Balázs Orbán (@BalazsOrban_HU) September 25, 2022
D’altra parte la presidente della Commissione europea si era già espressa: «dovessero andare in una situazione difficile, l’Ue ha gli strumenti» per reagire. Il trionfo del centrodestra, trainato dal grande risultato di Fratelli di Italia, potrebbe cambiare la «collocazione politica» dell’Italia in Europa rispetto al governo Draghi. E, in particolare, quello sugli alleati europei è uno dei punti di frizione e divisione all’interno della coalizione del centrodestra dal momento che Meloni, Salvini e Berlusconi siedono in gruppi diversi. Ecco chi sono gli alleati in Europa.
leggi anche
Per l’Ue il reddito di cittadinanza non si tocca, l’avvertimento a Meloni: “Serve adeguato reddito minimo”
Quali sono gli alleati della Meloni in Europa?
Fratelli di Italia, nell’Europarlamento, siede con i Conservatori e Riformisti, gruppo fondato nel 2009 e di cui Raffaele Fitto è co-presidente insieme a Ryszard Legutko. Il gruppo nasce con l’obiettivo di «riformare l’Ue sulla base dell’eurorealismo, dell’apertura, della responsabilità e della democrazia, in un modo che rispetti la sovranità delle nostre nazioni e si concentri sulla ripresa economica, sulla crescita e sulla competitività nel 2009, i nostri partiti fondatori hanno adottato la Dichiarazione di Praga che stabilisce i nostri»Principi e Valori":
- Libera impresa, commercio e concorrenza liberi ed equi, regolamentazione minima, tassazione più bassa e piccolo governo come catalizzatori finali per la libertà individuale e la prosperità personale e nazionale.
- Libertà dell’individuo, maggiore responsabilità personale e maggiore responsabilità democratica.
- Fornitura di energia sostenibile e pulita con particolare attenzione alla sicurezza energetica.
- L’importanza della famiglia come fondamento della società.
- L’integrità sovrana dello Stato nazionale, l’opposizione al federalismo dell’Ue e un rinnovato rispetto della vera sussidiarietà.
- Il valore preponderante delle relazioni di sicurezza transatlantiche in una Nato rivitalizzata e il sostegno alle giovani democrazie in tutta Europa.
- Controllo efficace dell’immigrazione e fine dell’abuso delle procedure di asilo.
- Servizi pubblici efficienti e moderni e sensibilità ai bisogni delle comunità sia rurali che urbane.
- La fine degli sprechi e dell’eccessiva burocrazia e l’impegno per una maggiore trasparenza e correttezza nelle istituzioni dell’Ue e nell’uso dei fondi dell’Ue.
- Rispetto e trattamento equo per tutti i paesi dell’Ue, vecchi e nuovi, grandi e piccoli.
Il gruppo raccoglie 62 eurodeputati, 19 partiti e 15 paesi. Tra questi troviamo Vox, i Democratici svedesi, il Movimento Nazionale Bulgaro e il partito Diritto e Giustizia polacco. Tra i partner extraeuropei troviamo anche il Partito Repubblicano americano. Giorgia Meloni è presidente del partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei.
Chi sono gli alleati della Lega in Europa?
A differenza di Fratelli di Italia, la Lega siede con il gruppo «Identità e Democrazia», il quinto più grande dell’attuale Parlamento europeo con un totale di 65 membri. Ha eurodeputati provenienti da dieci Paesi, la maggior parte dei quali provenienti dalla Lega italiana, dal Rassemblement National francese (il partito di Marine Le Pen) e dall’Alternative für Deutschland.
Marco Zanni (Italia) è stato eletto presidente del gruppo nel luglio 2019. Il Gruppo ha 2 vicepresidenti, Jordan Bardella (Francia) e Gunnar Beck (Germania).
Qual è l’obiettivo del gruppo? Il gruppo «Identità e Democrazia» si concentra sulla creazione di posti di lavoro e sulla crescita, sull’aumento della sicurezza, sulla lotta all’immigrazione clandestina e sulla riduzione della burocrazia nell’Ue. In particolare si legge nello statuto del gruppo: «I membri del gruppo ID fondano il loro progetto politico sulla difesa della libertà, della sovranità, della sussidiarietà e dell’identità dei popoli e delle nazioni europee. Riconoscono l’eredità greco-romana e cristiana quale pilastro della civiltà europea».
leggi anche
Governo, Meloni punta su Salvini e Tajani? Quale potrebbe essere la lista dei ministri con due vicepremier
Gli alleati di Berlusconi in Europa
Per quanto riguarda il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, questo in Europa siede nel Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani), un gruppo storico europeo in cui un tempo sedeva la Democrazia Cristiana. La missione del gruppo è «costruire un’Europa più ambiziosa e più sicura di sé, in cui tutti abbiano pari opportunità di successo». In particolare si vuole «Mettere le persone al centro del progetto europeo, rafforzando la democrazia europea e la responsabilità delle sue istituzioni; difendere lo stile di vita europeo, sostenendo un’Europa unita basata sui valori della dignità umana, della libertà, della solidarietà, del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto».
I valori alla base del gruppo sono «Riconosciamo i valori cristiano-giudaici come le nostre fondamenta e ci impegniamo a difendere la libertà di religione in tutto il mondo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA