Apple continuerà a sorreggere la borsa statunitense? Primi cenni di cedimento

Tommaso Scarpellini

03/11/2022

Il prezzo di Apple cede terreno dopo la comunicazione dell’aumento dei tassi d’interesse da parte della Fed. Cosa potrebbe comportare per la borsa statunitense?

Apple continuerà a sorreggere la borsa statunitense? Primi cenni di cedimento

Il giorno successivo alla comunicazione dei dati trimestrali di ottobre, Apple ha beneficiato in borsa di una forte spinta rialzista del prezzo registrando un rendimento superiore all’8% in un solo giorno. L’inizio del mese di novembre però ha comportato un forte ridimensionamento delle valutazioni di molte compagnie tech, fra cui Apple.

Nella giornata del 03 novembre, la Fed ha deciso di alzare ulteriormente i tassi d’interesse mostrandosi ostinata al raggiungere il tanto atteso livello del 2% d’inflazione. Apple ha perso in borsa più del 3% a seguito del discorso di Jerome Powell.

C’è da dire che l’andamento della principale azienda di smartphone statunitense non è terrificante come quello delle sue concorrenti: nel 2022 ha perso poco più del 20%. Sebbene resti un rendimento negativo, è sicuramente meglio di quasi la totalità delle aziende listate nel Nasdaq. Apple è la società più capitalizzata dell’indice e quindi un cedimento della sua valutazione borsistica potrebbe comportare un ulteriore importante crollo dell’indice Nasdaq.

Apple, i dati fondamentali comunicano prosperità

Il quarto trimestre di Apple risulta complessivamente positivo nonostante le pessime condizioni economiche nelle quali le aziende attualmente si trovano.

Il fatturato derivante dai prodotti iPhone è aumentato di più del 9% e i ricavi da Mac sono cresciuti di circa il 24%. In totale, i guadagni di Apple hanno oltrepassando largamente le aspettative degli analisti.

I dati continuano quindi a comunicare un imperterrito interesse da parte dei consumatori ai prodotti Apple, considerati oggettivamente un lusso. Non si notano quindi ancora particolari segnali recessivi, anzi: la spesa dei consumatori pare effettivamente aumentata.

Se Apple cede, potrebbero crollare le borse Usa

Gli indici azionari statunitensi sono estremamente sensibili all’andamento del titolo Apple. La capitalizzazione della mela morsa supera infatti di gran lunga le sue concorrenti: il titolo incide per il 15% sull’indice Nasdaq. Per questo motivo gli analisti e i trader guardano sempre con estremo interesse le dinamiche borsistiche inerenti Apple. Un crollo del valore della sua quotazione potrebbe effettivamente comportare un forte ridimensionamento dei prezzi degli indici statunitensi che, con ogni probabilità, incentiverebbero gli operatori a un sell-off generale, creando una reazione a catena di vendite nociva per il mercato.

Dai risultati di ottobre, non si leggono carenze fondamentali nei bilanci dell’azienda. Inoltre, a differenza di molte altre società, nella dichiarazione dei risultati societari non è stata rilasciata nessuna particolare avvertenza riguardo un possibile decremento dei valori di bilancio per il prossimo quarter.

Cosa spaventa i mercati?

In questo momento storico i mercati finanziari reagiscono prevalentemente con pessimismo di fronte a dati societari promettenti come quelli di Apple. Infatti, leggere dati così positivi nei bilanci di aziende dal business orientato al consumo come Apple, segnala l’incapacità della banca centrale di controllare l’andamento di certe variabili economiche. Questo crea i presupporti per un futuro ulteriore innalzamento dei tassi d’interesse, aumentando le probabilità di una forte contrazione economica.

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