Perché la giustizia sia davvero equa, non basta che sia efficiente: deve essere accessibile e alla portata di tutti. Cosa non va negli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie?
Il sistema giudiziario italiano è ormai noto per i suoi tempi biblici: in media, oltre tre anni sono necessari per ottenere una sentenza di primo grado nel civile, ritardi che non solo generano frustrazione tra cittadini e imprese, ma che rischiano di compromettere fortemente l’efficienza socio – economica del Paese.
In questo contesto, la recente riforma Cartabia ha reso obbligatorio il ricorso a strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, come mediazione, negoziazione assistita e arbitrato, con l’obiettivo di decongestionare i tribunali e garantire tempi più rapidi.
Tuttavia, mentre mediazione e negoziazione sono accessibili a costi contenuti, l’arbitrato rimane spesso una scelta riservata unicamente a chi può permetterselo. [...]
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