Arriva la difesa comune nell’UE. Le novità in 6 punti

Violetta Silvestri

07/03/2025

Dopo il Consiglio europeo, l’UE punta a una difesa comune rafforzata e alla pace giusta per l’Ucraina. Il piano dell’Unione Europea in 6 punti.

Arriva la difesa comune nell’UE. Le novità in 6 punti

L’atteso Consiglio UE sulla difesa di giovedì 6 marzo si è concluso con nuovi obiettivi comunitari, conferme sul pieno sostegno all’Ucraina e uno strappo dell’Ungheria proprio sulla strategia di appoggio a Kiev contro la Russia.

Un fatto inatteso e sgradito quest’ultimo, a conferma del contesto teso, complesso e cruciale che l’Europa sta vivendo e nel quale mantenere unità e spirito di massima collaborazione non è sempre facile, nonostante sia auspicabile dinanzi alla svolta politica di Trump.

Non c’è dubbio, infatti, che il Consiglio UE si sia svolto in un clima preoccupante per il vecchio continente. Il timore che la Russia, incoraggiata dalla guerra in Ucraina, possa attaccare un Paese dell’UE e che l’Europa non possa più contare sull’aiuto degli Stati Uniti è alto e palesato da diversi leader europei.

“Oggi abbiamo dimostrato che l’Unione europea è all’altezza della sfida, costruendo l’Europa della difesa e affiancando l’Ucraina”, ha sintetizzato ai giornalisti il ​​presidente della riunione, Antonio Costa.

Tutti i partecipanti hanno concordato sulle dichiarazioni finali per rafforzare la difesa collettiva dell’Unione, facendo riferimento al ReArm Europe presentato all’inizio di questa settimana dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, volta a immettere nuovi fondi per il riarmo del continente. Pur nella vaghezza dei dettagli e con alcuni distinguo su determinati passaggi, la volontà di rafforzare piani di difesa è unanime.

Sull’Ucraina, invece, Orban si è smarcato dall’approccio europeo che intende continuare a sostenere Kiev. Il cambio di rotta di Trump più favorevole alla Russia sta rafforzando posizioni critiche verso l’Ucraina, come quella dell’Ungheria.

In sintesi, ecco cosa è successo al Consiglio UE del 6 marzo e cosa prevede il piano di difesa comune e di appoggio alla nazione ucraina in 6 punti.

I 6 punti chiave del piano UE per difesa comune e Ucraina

I leader europei hanno concordato un massiccio aumento della spesa per la difesa, nel contesto di un’iniziativa volta a rafforzare il sostegno all’Ucraina, dopo che Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari e la condivisione di informazioni di intelligence degli Stati Uniti.

La dimostrazione di unità europea è stata però rovinata dal primo ministro ungherese, Viktor Orbán, che non ha approvato la dichiarazione di intenti dell’UE sull’Ucraina, in risposta alla posizione negoziale favorevole alla Russia di Trump.

In sintesi, ecco i punti salienti del piano di difesa UE e del sostegno a Kiev:

  1. approvazione dei 27 della proposta di una clausola di salvaguardia nazionale del Patto di stabilità e crescita per facilitare l’aumento della spesa per la difesa a livello nazionale;
  2. ulteriore esame della proposta volta a fornire agli Stati membri 150 miliardi di euro in prestiti per la difesa;
  3. ricerca e necessità di fonti di finanziamento aggiuntive per la difesa a livello dell’UE, anche privati e con facilitazioni dei prestiti della Banca Europea per gli Investimenti destinati all’industria della difesa
  4. rafforzare la cooperazione UE-NATO;
  5. continuare il sostegno finanziario e militare all’Ucraina;
  6. garantire una pace giusta e con garanzie per Kiev

Nella sintesi menzionata risiede lo sforzo europeo di compattarsi dinanzi a uno scenario internazionale pericolosamente cambiato e nella quale improvvisamente la difesa militare è in cima alle agende politiche.

Il vertice straordinario è stato inizialmente convocato in risposta ai colloqui tra Stati Uniti e Russia sul futuro dell’Ucraina ed è stato concepito come una dimostrazione congiunta della volontà dell’UE di intensificare il sostegno all’Ucraina nel breve termine e garantirne l’autonomia strategica per difendersi nel lungo termine.

“L’Europa deve raccogliere questa sfida, questa corsa agli armamenti. E deve vincerla”, ha detto il Primo Ministro polacco Donald Tusk a margine del vertice. La Polonia è uno degli Stati che più si sente minacciato dalla potenziale avanzata russa a Est e per questo sta spingendo in UE e all’interno del Paese per aumentare le risorse militari.

Il presidente francese Emmanuel Macron, che mercoledì aveva dichiarato agli elettori francesi che la Russia rappresentava una minaccia per la Francia e l’Europa, ha affermato che tutto questo era solo un primo passo.

“Qualunque cosa accada in Ucraina, dobbiamo costruire capacità di difesa autonome in Europa”, ha affermato dopo il vertice dell’UE.

L’UE si prepara a una guerra?

A dimostrazione della gravità del momento, il presidente francese aveva anche affermato che la Francia è disponibile a discutere l’estensione della protezione offerta dal suo arsenale nucleare ai partner europei. La tensione è altissima.

Trump ha più volte ripetuto che l’Europa deve assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza. Giovedì ha messo in dubbio la sua volontà di difendere gli alleati NATO di Washington, dicendo che non lo farebbe se non pagassero abbastanza per la propria difesa.

La sua decisione di passare dal fermo sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina a una posizione più conciliante nei confronti di Mosca ha profondamente allarmato gli europei che vedono nella Russia la minaccia più grande.

A sottolineare il livello di preoccupazione, martedì i partiti che mirano a formare il prossimo governo tedesco hanno concordato di eliminare i limiti costituzionali ai prestiti per finanziare la spesa per la difesa.

Nel resto d’Europa, la Norvegia aumenterà in modo netto il suo impegno finanziario nei confronti dell’Ucraina quest’anno, incrementando al contempo la propria spesa per la difesa.

La pace in Ucraina secondo l’UE ha queste 5 condizioni

Il Consiglio UE ha messo per iscritto quali sono le condizioni irrinunciabili per una pace duratura e giusta che metta fine alla guerra in Ucraina.

Con l’Ungheria che si è smarcata da questa dichiarazione, l’Europa a 26 membri ha stabilito che ci sono 5 punti chiave da rispettare per negoziare la pace:

  1. non possono esserci negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina;
  2. non possono esserci negoziati che incidano sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dell’Europa;
  3. qualsiasi tregua o cessate il fuoco può aver luogo solo come parte di un processo che porti a un accordo di pace globale;
  4. qualsiasi accordo di pace deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina che contribuiscano a scoraggiare future aggressioni russe;
  5. la pace deve rispettare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina

“Siamo qui per difendere l’Ucraina”, ha affermato Costa mentre lui e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen accoglievano calorosamente il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy al summit, in netto contrasto con lo scontro tra Trump e Zelenskiy nello Studio Ovale la scorsa settimana.

Dopo l’incontro con i leader dell’UE e il Segretario generale della NATO, il presidente ucraino ha confermato che i funzionari ucraini e americani si incontreranno in Arabia Saudita per dei colloqui la prossima settimana, in un segno di distensione dopo che i rapporti tra le due parti. L’UE e il mondo intero aspetta sviluppi.

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