Gli assegni familiari spettano anche a chi lavora part-time: questi, però, hanno diritto all’importo nella misura intera solo quando soddisfano determinate condizioni legate all’orario di lavoro.
Gli assegni familiari spettano a tutti i lavoratori dipendenti, sia se impiegati a tempo pieno che part-time. Per quest’ultimi, però, ci sono delle condizioni ulteriori da soddisfare per avere diritto degli assegni familiari in misura piena.
Prima di vedere quali sono queste condizioni apriamo una piccola parentesi su cosa si intende per assegni familiari, o più correttamente - in questo caso - assegni al nucleo familiare. Si tratta di quella prestazione economica erogata dall’Inps - ma anticipata dal datore di lavoro - ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori, ma solo da quelle che hanno un reddito del nucleo familiare - che deve essere costituito almeno per il 70% da redditi da lavoro dipendente o assimilati - inferiore alle fasce reddituali stabilite annualmente dalla Legge.
I limiti di reddito entro i quali si può beneficiare degli assegni familiari, così come gli importi della misura, quindi, vengono stabiliti annualmente; quelli di quest’anno li potete consultare dalla nostra guida aggiornata sugli assegni al nucleo familiare.
Questi spettano anche ai pensionati, così come ai titolari delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.
In questo spazio però ci concentreremo su una sola categoria di beneficiari degli assegni al nucleo familiare: i lavoratori impiegati part-time.
Assegni familiari per lavoratori dipendenti part-time: quando spettano?
Come anticipato anche i lavoratori dipendenti part-time - ma solo nel caso in cui soddisfino tutti i requisiti previsti - possono richiedere gli assegni al nucleo familiare (ricordiamo che la domanda va presentata necessariamente tramite la modalità telematica).
L’importo dell’assegno è quello indicato dalle tabelle ANF e varia a seconda del reddito familiare e del numero di componenti del nucleo familiare. Per i lavoratori part-time, però, c’è un altro fattore che influisce sul calcolo dell’importo: l’orario di lavoro.
Gli assegni familiari nel part-time, infatti, spettano in misura intera solo quando l’orario di lavoro settimanale conta almeno:
- 24 ore per gli operai;
- 30 ore per gli impiegati.
Questo monte ore può essere raggiunto anche cumulando più rapporti di lavoro, sia a tempo parziale che a tempo pieno. Questo però non vale per le attività svolte come operaio agricolo o come lavoratore domestico visto che queste due categorie sono soggette ad una normativa specifica.
Generalmente, quindi, hanno diritto agli assegni familiari in misura piena gli operai con part-time al 60%, mentre per gli impiegati il part-time deve essere minimo al 75% (tenendo conto, in entrambi i casi, di un orario di lavoro da 40 ore settimanali).
Ma per coloro che non arrivano al monte ore previsto per gli assegni al nucleo familiare in misura piena, come si calcola l’importo spettante? Facciamo chiarezza.
Assegni familiari part-time: come si calcola l’importo ridotto
Quando il numero delle ore lavorate è inferiore alla misura sopra indicata, al lavoratore part-time spettano tanti assegni quante effettivamente sono le giornate di lavoro effettivamente prestate (indipendentemente dalle ore lavorate nelle stesse).
C’è un limite da segnalare: ogni settimana non si possono erogare più di 6 assegni giornalieri, mentre il massimo mensile è di 26 assegni.
Come si calcola quindi l’importo? Bisogna partire dal valore mensile dell’assegno al nucleo familiare in base alla fascia reddituale di riferimento.
Questo va diviso per 26, così calcolare l’importo dell’assegno giornaliero.
Quindi sia per i lavoratori impiegati per 3 ore al giorno che per quelli che invece lavorano solo in 2, l’importo dell’assegno giornaliero è lo stesso; la somma spettante, infatti, dipende esclusivamente dai giorni lavorati.
Riassumendo, la formula per il calcolo degli assegni familiari mensili spettanti ad un lavoratore part-time che non rientra nei suddetti limiti è la seguente:
(IMPORTO ANF MENSILI/26)*GIORNATE DI LAVORO
Esempio pratico
Prendiamo come esempio un impiegato part-time (in servizio 4 giorni a settimana) con reddito inferiore a 14.701,55€ e con un figlio. Come prima cosa bisogna prendere l’importo mensile dell’assegno che per questa condizione reddituale e familiare è pari a 137,50€; questo va diviso per 26 (giorni massimi per la fruizione dell’assegno), con il risultato di 5,20€ giornalieri.
A questo punto basta moltiplicare l’importo giornaliero per i 4 giorni lavorativi per settimana: il risultato è di circa 21,00€ settimanali.
Assegni familiari part-time: spetta anche durante permessi e ferie?
L’assegno familiare giornaliero spetta non solo per le giornate lavorative effettive, ma per tutte le assenze da lavoro giustificate e tutelate dalla legge. Questo significa che se ne ha diritto, ad esempio, anche per: ferie; permessi; assenze per malattia, infortunio e gravidanza; cassa integrazione; congedo matrimoniale; festività soppresse.
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