Assegni al nucleo familiare (ANF): da aprile sono cambiate le modalità per la domanda, con il modulo Inps che può essere inviato solo online o telematicamente tramite il supporto di patronati, commercialisti e consulenti del lavoro.
Domanda assegni al nucleo familiare (ANF): come noto da aprile 2019 sono state introdotte delle nuove regole per la richiesta, la quale non si può più presentare al datore di lavoro.
A decorrere dal 1° aprile 2019 la domanda per gli assegni familiari (anche se è più corretto parlare di assegni al nucleo familiare) va trasmessa telematicamente all’Inps tramite una delle modalità descritte dall’Istituto. Lo stesso vale per coloro che devono fare richiesta per gli arretrati degli assegni al nucleo familiare, con il datore di lavoro che non può fare più da intermediario con l’Istituto.
Viste le novità introdotte è bene fare chiarezza su come si presenta domanda per gli assegni familiari; ricordiamo - a tal proposito - che la richiesta va fatta ogni anno, quindi va ripresentata anche da coloro ai quali negli anni passati è già stato riconosciuto il diritto agli ANF.
Vediamo quindi come fare la domanda (ed entro quando va presentata), così da non commettere errori, e quali sono gli unici intermediari autorizzati a ritirare le richieste di coloro che preferiscono non utilizzare la modalità telematica.
Come fare domanda assegni al nucleo familiare
La novità riguarda tutti i lavoratori dipendenti di aziende attive nel settore privato, eccezionalmente che per il settore agricolo. Questi quindi devono presentare domanda di Assegno per il nucleo familiare (qui limiti di reddito e importi aggiornati al 2019) utilizzando il servizio online disponibile sul sito dell’Inps->https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=50091.
La domanda cartacea, quindi, viene superata da quella telematica che i lavoratori possono presentare online cliccando qui e inserendo le credenziali richieste (Pin Inps, SPID o CNS) per l’accesso all’area personale dell’Inps.
Il modulo da compilare per la richiesta di assegni familiari è sempre lo stesso (è quello indicato con la dicitura ANF/Dip SR16), con la novità che adesso bisognerà compilarlo telematicamente.
Domanda assegni al nucleo familiare: intermediari autorizzati
Fino a qualche giorno fa sembrava che il patronato fosse l’unico intermediario autorizzato alla presentazione della domanda per gli assegni familiari per il lavoratore che non vuole utilizzare la procedura telematica disponibile sul sito dell’Istituto.
Tuttavia, con il messaggio del 25 maggio, però, l’Inps ha rivisto la propria posizione aggiungendo all’elenco degli intermediari autorizzati alla trasmissione all’Inps delle domande per gli assegni familiari anche commercialisti e consulenti del lavoro. Non sono ancora chiare, però, le modalità per ricezione e trasmissione delle istanze, visto che si attende un’ulteriore integrazione normativa.
Nel frattempo comunque i lavoratori che hanno problemi ad utilizzare la modalità telematica possono usufruire dei servizi telematici offerti dal patronato, così da beneficiare del supporto di un incaricato.
Guida alla compilazione della domanda
Ricordiamo a tal proposito di fare molta attenzione alla compilazione della domanda, visto che dalle informazioni indicate dipende anche il calcolo dell’importo (più è alto il numero dei familiari a carico e tanto minore è il reddito e più alto sarà l’importo degli ANF spettanti al lavoratore).
Il modulo per la domanda è composto da otto pagine (alle quali se ne aggiungono due di istruzioni), nelle quali bisogna indicare le seguenti informazioni:
- periodo di richiesta degli assegni. Solitamente questo va dal 1° luglio al 30 giugno (dell’anno successivo), ma potrebbe anche essere che si faccia riferimento a periodi precedenti (in caso di richiesta di arretrati) o successivi (in caso di variazioni del nucleo familiare nel corso dell’anno);
- dati dell’azienda, la quale potrà poi verificare se un dipendente ha fatto domanda per ANF tramite il nuovo servizio dedicato;
- dati anagrafici del lavoratore e dei propri familiari;
- redditi percepiti nell’anno precedente al periodo per il quale si richiede l’assegno. Ricordiamo che vanno inseriti - nella tabella A - i redditi lordi percepiti dal lavoratore e da tutti gli altri componenti del nucleo familiare. Concorre al reddito complessivo anche quello dell’abitazione principale. Bisogna successivamente indicare la presenza di eventuali redditi esenti da imposta.
La domanda si conclude con le dichiarazioni di responsabilità, una che va compilata dal lavoratore e l’altra dal coniuge.
Con queste bisogna indicare se qualcuno dei componenti della famiglia percepisce già dei trattamenti per il nucleo familiare.
Infine, bisogna scegliere la modalità di pagamento - ad esempio inserendo un IBAN - ed eventualmente indicare se - non avendo al momento alcun rapporto di lavoro dipendente - si preferisce che gli assegni familiari vengano accreditati sullo stipendio del partner.
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