Assegno di inclusione, ecco quando inizia davvero la lavorazione delle domande

Simone Micocci

23 Maggio 2024 - 19:02

Assegno di inclusione, cresce l’attesa per l’inizio della lavorazione delle domande, passaggio che precede l’arrivo della ricarica mensile. Ecco quando ci sarà.

Assegno di inclusione, ecco quando inizia davvero la lavorazione delle domande

In queste ore è ripartito il tam tam sull’Assegno di inclusione, con le famiglie in attesa del pagamento che cercano informazioni riferite alla data di lavorazione della domanda, passaggio che precede l’arrivo della ricarica.

D’altronde ci si sta avvicinando alla data di pagamento dell’Assegno di inclusione (che vi anticipiamo non sarà comunque questa settimana) e per questo motivo ogni momento potrebbe essere buono per il cambio di stato della domanda.

Dall’area personale MyInps, nella sezione riferita alla domanda sull’Assegno di inclusione, è infatti possibile essere aggiornati in tempo reale sullo stato della stessa, scoprendo così quando ha inizio la lavorazione delle domande.

Il problema è che proprio in questi giorni si è più esposti al rischio bufale. Non mancano su TikTok o Youtube gli pseudo esperti che pur di far diventare virale un proprio video annunciano novità sulla domanda di Assegno di inclusione, quando in realtà non è così. La ricarica attesa a maggio non ne è stata esente: proprio in queste ore, infatti, c’è chi ha anticipato un avvio imminente delle lavorazioni, lasciando intendere che già la giornata di domani, venerdì 24 maggio, potrebbe essere quella giusta per l’arrivo dei pagamenti.

Ma basta andare sul sito Inps per rendersi conto che non è così; d’altronde lo avevamo anticipato, attenendoci alle comunicazioni ufficiali, già qualche giorno fa che nel mese corrente l’Assegno di inclusione potrebbe arrivare con leggero ritardo.

A cosa serve la lavorazione delle domande

Solitamente l’Inps inizia le lavorazioni delle domande di Assegno di inclusione uno o due giorni prima della data di disposizione del pagamento. Ricordiamo infatti che mensilmente, prima di procedere con la ricarica, l’Istituto accerta che nell’ultimo giorno del mese precedente a quello di pagamento la famiglia è ancora in regola con i requisiti che danno diritto all’Adi.

D’altronde, potrebbe succedere che nel frattempo ci sia stata una variazione reddituale (comunicata attraverso il modello Adi Com) oppure della condizione lavorativa (ad esempio a seguito di dimissioni) di uno o più componenti del nucleo familiare.

Una situazione che potrebbe aver comportato la perdita dei requisiti, o comunque gli estremi per un ricalcolo al ribasso della somma erogata. Questa valutazione viene appunto effettuata nei giorni che immediatamente precedono il pagamento, e a seconda dei casi ne può scaturire:

  • la decadenza dell’Assegno di inclusione;
  • taglio dell’importo, nel caso in cui il reddito sia aumentato ma non a tal punto da comportare la perdita dei requisiti;
  • aumento dell’importo, laddove, viceversa, nell’ultimo periodo ci sia stata una contrazione del reddito.

Quando iniziano le lavorazioni Inps dell’Assegno di inclusione

A tal proposito, chi attende il pagamento dell’Assegno di inclusione prende come riferimento la “lavorazione” delle domande per farsi un’idea su quando arriva la ricarica. Informazione che come anticipato viene prontamente annunciata nella parte relativa allo stato della domanda, con seguente esito (semaforo verde in assenza di problemi, rosso in caso di avvenuta decadenza) e relativa disposizione dei pagamenti.

Ebbene, diversamente da quanto annunciato da alcuni millantatori, la lavorazione non è prevista oggi. D’altronde, prima con il messaggio n. 835 del 26 febbraio 2024 e poi dal messaggio n. 1816 del 13 maggio scorso, l’Inps ha confermato che il pagamento di maggio è in programma per martedì 28.

Ciò significa che le lavorazioni inizieranno tra domani, venerdì 24, e sabato 25 maggio. Possibile, come già successo ad aprile, che il pagamento venga anticipato di un giorno rispetto al cronoprogramma ufficializzato dall’istituto, quindi a lunedì 27 maggio, ma non oltre: non credete quindi a chi annuncia l’arrivo dei soldi già nella settimana che si sta per concludere.

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