Assegno sociale, a dicembre l’importo supera i 1.000 euro: merito del conguaglio della rivalutazione con cui saranno riconosciuti anche gli arretrati.
Anche l’Assegno sociale, ex Pensione sociale, a dicembre godrà del conguaglio anticipato della rivalutazione, ossia quel meccanismo con cui verrà ricalcolato l’adeguamento con il costo della vita tenendo conto del tasso d’inflazione definitivo accertato per il 2023.
A gennaio scorso, infatti, l’Assegno sociale così come pure tutti gli altri trattamenti previdenziali e assistenziali soggetti a rivalutazione annua, sono stati adeguati in base al tasso d’inflazione provvisorio indicato dall’Istat, pari al 7,3%. In un secondo momento però l’Istituto ha fissato il tasso definitivo pari appunto all’8,1%, rimandando però il ricalcolo a gennaio 2024 come previsto dalla legge. In sede di conguaglio sarebbero poi stati pagati anche gli arretrati.
Con il decreto n. 145 del 18 ottobre 2023 (decreto Anticipi), però, il governo Meloni ha anticipato di un mese il conguaglio della rivalutazione, fissandolo a dicembre: ciò significa che è ormai prossimo il momento in cui sul valore dell’Assegno sociale percepito nel 2022 verrà applicato un tasso dell’8,1% anziché del 7,3%. Il nuovo importo sarà così quello definitivo e la differenza con quanto percepito tra gennaio e novembre verrà erogata in un’unica soluzione contestualmente con il rateo di dicembre (nel quale ci sarà anche la tredicesima).
Assegno sociale, il nuovo importo 2023
Oggi l’Assegno sociale ha un importo pari a 503,27 euro mensili, 6.542,51 euro (che tra l’altro è la soglia di reddito da non superare per averne diritto), merito dell’incremento del 7,3% applicato sull’importo percepito nel 2022 pari a 469,03 euro.
Ebbene, come anticipato per calcolare l’importo definitivo per il 2023 bisogna considerare una rivalutazione pari all’8,1% anziché del 7,3%: una differenza dello 0,8% che è importante sottolineare non va applicata sull’importo provvisorio dell’Assegno sociale 2023, ma su quello definitivo del 2022.
Per calcolare quanto spetta, quindi, basta moltiplicare per il coefficiente 0,081 l’importo dell’Assegno sociale percepito a dicembre scorso. Ciò significa che il valore annuo massimo sale a 507,02 euro, a fronte di un incremento inferiore persino a 4 euro (3,75 euro per l’esattezza).
Ma vanno considerati anche gli arretrati, da gennaio a novembre 2023: considerando 11 mensilità, quindi, al rateo mensile dell’Assegno sociale (con l’aggiunta della relativa tredicesima) si aggiunge un importo pari a 41,25 euro.
Di fatto, tra rateo mensile, tredicesima e arretrati, a dicembre dovrebbe arrivare un importo di Assegno sociale pari a 1.055,29 euro (ma solo per coloro che hanno un reddito pari a zero e quindi hanno diritto al valore pieno della prestazione).
Assegno sociale, il nuovo importo 2024
E va detto che appena un mese dopo ci sarà un ulteriore incremento dell’Assegno sociale ma questa volta senza il pagamento degli arretrati. Si tratta della rivalutazione 2024, con la quale l’importo del trattamento verrà adeguato all’inflazione (provvisoria) accertata per il 2023.
Al momento il tasso che verrà utilizzato per la rivalutazioni dei trattamenti previdenziali e assistenziali non è stato ancora ufficializzato: per farci un’idea a riguardo possiamo però guardare a quanto previsto dalla Nota di aggiornamento al Def, dove si stima un’inflazione del 5,4%.
In tal caso, l’Assegno sociale salirebbe a 534,39 euro mensili, 7.012,07 euro l’anno. E dal momento che l’importo annuo dell’Assegno sociale è anche la soglia di reddito da non superare per averne diritto (ma ricordiamo che l’importo pieno spetta solo a chi ha reddito pari a 0, in caso contrario viene calcolato un valore parziale), il prossimo anno si amplia la platea di coloro che ne avranno diritto.
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