All’ente provvidenziale sono arrivate oltre 4 milioni di richieste e sono finite nel mirino circa 22mila domande senza i requisiti. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Da gennaio sono state spedite circa 4,5 milioni di richieste per oltre 7,2 milioni di figli per ottenere l’assegno unico, la nuova misura di sostegno prevista per le famiglie con figli a carico. Eppure, sono state trovate le prime irregolarità. Se da aprile alcune famiglie avevano visto recapitarsi una somma errata, l’Inps ha riscontrato alcune domande senza i requisiti necessari e ha avviato i dovuti controlli e verifiche incrociate.
Sono quindi finite nel mirino dell’Inps circa 22 mila domande per l’assegno unico per i figli. Sono al vaglio quindi le richieste prese in esame: per le quote a favore dei ragazzi con più di 18 anni di età, l’istituto di previdenza ha richiesto ulteriori documentazioni in modo da poter verificare la presenza dei requisiti necessari a ottenere il beneficio.
Vi è una stretta sulle possibili frodi, richieste di alcuni “furbetti” che tentano di beneficiare del bonus pur non avendone diritto, che rimangono sempre una minima parte rispetto alle richieste complessive di famiglie in difficoltà. Ed è proprio per evitare abusi che l’Ente ha avviato una verifica automatica per la maggior parte delle domande. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui controlli e sui requisiti per ottenere l’assegno unico.
Assegno unico, 22 mila famiglie a rischio: i controlli dell’Inps
Sono 22mila le domande per ottenere l’assegno unico che al momento sono finite nel mirino dei controlli dell’Inps. Fin dai primi di aprile, l’ente aveva deciso di adottare la massima prudenza nei controlli.
La stessa direttrice centrale Inclusione e Invalidità civile dell’Inps, Maria Sciarrino, aveva assicurato dell’accuratezza dei controlli “in particolare laddove emergono anomalie dall’incrocio dei dati”. Fin dalla prima settimana di aprile è stato quindi attivato il nucleo antifrode per controllare le 18mila istanze, attualmente salite a 22mila, che presentano incongruenze. La stretta, va detto, riguarda comunque una minoranza dei richiedenti, ma è comunque importante per dare un segnale a chi prova a frodare, aggirando le norme. Al momento quindi solo a 22mila famiglie, lo 0,5% delle pratiche, è stato richiesto l’invio di ulteriori documentazioni per certificare il possesso dei requisiti.
Se in parte queste incongruenze possono essere state causate per una errata o parziale documentazione, in altri casi vi è sospetto di frode. Fin dai primi di aprile - come raccontato dalla Sciarrino - sono state riscontrare ad esempio circa un centinaio di famiglie tutte residenti allo stesso indirizzo, con richieste per 17 figli, ma senza Isee, con nuclei composti da 10 figli con codici fiscali che presentano una residenza anagrafica diversa.
Assegno unico per figli maggiorenni, 22 mila famiglie a rischio: i requisiti
Per chi ha invece riscontrato dei problemi tecnici, come l’errata attribuzione della somma spettante, l’Inps ha fatto sapere che ci sarà tempo fino al 30 giugno per inoltrare la domanda con il riconoscimento di tutti gli arretrati, calcolati a partire dal mese di marzo. Nella maggior parte dei casi l’Inps ha chiesto nuove documentazioni alle famiglie. È utile quindi rivedere i requisiti e gli importi - che variano in base all’Isee - per questo specifico caso.
I nuclei familiari con figli maggiorenni a carico con un età compresa tra 18-21 anni potranno ottenere l’assegno unico solo se il figlio maggiorenne:
- frequenta un corso di formazione scolastica, professionale o un corso di laurea;
- svolge un tirocinio o un’attività lavorativa, con un reddito complessivo inferiore a 8 mila euro annui;
- è registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro;
- presta servizio civile universale.
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