Astaldi: dal 9 ottobre esclusa da segmento Star

Francesca Caiazzo

5 Ottobre 2018 - 14:54

Crisi Astaldi: il titolo sarà escluso dal segmento Star di Borsa Italiana. Quale futuro per la quotata di piazza Affari?

Astaldi: dal 9 ottobre esclusa da segmento Star

Quale futuro per Astaldi? Il gruppo italiano che sta vivendo da tempo un forte crisi finanziaria, resa ancor più difficile dai venti che spirano dalla Turchia, per ora ha una sola certezza: dal 9 ottobre prossimo non sarà più quotato al segmento Star di Borsa Italiana.

La notizia, comunicata da Ftse Russell, ha nuovamente spinto al ribasso il titolo della società che poco dopo l’inizio delle negoziazioni a Piazza Affari è risalito, guadagnando – al momento della scrittura - il 7% a 0,59 euro.

Sul destino di Astaldi aleggia ancora molta incertezza: il gruppo, in fase dei pre-concordato, sarà salvato da Salini Impregilo?

Dalla crisi alla richiesta di concordato preventivo

La situazione in casa Astaldi era piuttosto seria già da qualche mese, ma si è fatta via via più critica soprattutto dopo la crisi in Turchia: la svalutazione della lira ha messo i bastoni fra le ruote al piano di ricapitalizzazione approvato nei mesi scorsi dal Cda del gruppo italiano, bloccando di fatto la vendita del Terzo Ponte sul Bosforo, condizione necessaria per attuare l’aumento di capitale.

Saltata l’operazione – e con le banche che premono per non perdere gli investimenti e finanziamenti erogati - salta anche tutto il piano. Ragion per cui, a fine settembre, Astaldi si è vista costretta a presentare al Tribunale di Roma una richiesta di concordato preventivo con riserva.

Nel frattempo, il titolo è sprofondato in Borsa, incassando il declassamento da parte delle principali agenzie di rating, e oggi la notizia dell’esclusione dal segmento Star.

Salini Impregilo Salverà Astaldi?

Nelle ultime ore, però, sembra essersi aperto uno spiraglio per il destino di Astaldi. Sebbene non ci sia niente di ufficiale, Salini Impregilo sarebbe intenzionato a tendere una mano al gruppo.

Al momento, ha specificato il 3 ottobre scorso il potenziale soccorritore, “ non è stata assunta alcuna determinazione in merito ” ma “la Società sta seguendo con attenzione le evoluzioni riguardanti società operanti nel settore delle costruzioni all’estero e in Italia, e tra queste anche il Gruppo Astaldi, con l’obiettivo di valutare ogni possibile opzione coerente con i propri obiettivi di disciplina finanziaria e creazione di valore per i propri stakeholders”.

Intanto, il titolo di Salini Impregilo sta muovendosi al ribasso in Borsa e al momento viene scambiato a 2,014 euro, lasciando sul terreno l’1,99%.

Obiettivo: scongiurare il fallimento

La situazione, dunque, è piuttosto seria e il rischio di un fallimento sembra farsi sempre più concreto. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, che cita fonti vicino al dossier Astaldi, il gruppo avrebbe “cassa per tre mesi” oltre a un debito di circa due miliardi.

Per questo, la società sta lavorando a un piano di ristrutturazione, auspicando che il Tribunale della capitale conceda di operare nell’ambito del concordato in continuità. Poi, si potrebbe guardare con più serenità a una eventuale operazione di salvataggio.

L’obiettivo, comunque, resta evitare di portare i libri in Tribunale: un eventuale fallimento di Astaldi sarebbe deleterio anche per le sorti di alcune infrastrutture strategiche a cui il gruppo sta lavorando.

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