Attenzione, le banche europee sono a rischio per questi motivi

Violetta Silvestri

3 Luglio 2024 - 11:34

Quali sono i rischi per la stabilità delle banche europee? Un report dell’autorità bancaria europea ha messo in allerta gli istituti di credito su almeno due minacce per la loro stabilità.

Attenzione, le banche europee sono a rischio per questi motivi

Massima allerta per le banche europee, sotto pressione e vulnerabili a shock immobiliari e non solo.

Il quadro dipinto dall’ultimo rapporto sui rischi dall’Autorità bancaria europea (ABE) ha fatto emergere i punti oscuri dei bilanci bancari in Europa e le potenziali minacce alla stabilità finanziaria.

Il report ha infatti affermato che le banche si trovano ad affrontare “un’elevata incertezza” dovuta a fattori geopolitici, con gli analisti che vedono nelle elezioni parlamentari francesi un altro potenziale shock al sistema finanziario.

Non solo, gli istituti di credito di Germania, Francia e altrove nell’Ue hanno prestato più di 1.400 miliardi di euro al settore immobiliare commerciale, esponendo alcuni di essi alle crepe del mercato, secondo l’organismo di controllo bancario.

Per le banche europee potrebbero quindi arrivare tempi ancora difficili.

Banche europee nella trappola del settore immobiliare?

Il report ha messo in evidenza innanzitutto che l’esposizione complessiva delle banche dell’Ue al settore immobiliare è aumentata del 40%, raggiungendo quota 1,4 trilioni di euro, nell’ultimo decennio, e diverse banche, soprattutto quelle più piccole, hanno ora esposizioni che sono multiple del loro patrimonio netto, il che le rende vulnerabili alle recessioni.

“Sebbene le banche con sede in Francia e Germania abbiano segnalato la maggiore esposizione, superiore a 280 miliardi di euro, seguite dalle banche nei Paesi Bassi che hanno segnalato 175 miliardi di euro, solo le banche tedesche hanno segnalato una quota elevata dei prestiti totali dei loro clienti verso CRE”, ha sottolineato il documento, riferendosi ai mutuatari immobiliari commerciali.

Tuttavia, l’allarme potrebbe essere meno preoccupante di quanto ci si aspetti. Il report ha infatti sottolineato che le banche dell’Ue hanno già accantonato 31 miliardi di euro a fronte del fallimento dei prestiti immobiliari e i rischi dovrebbero essere “gestibili”.

Attenzione a questa minaccia per l’instabilità

L’Autorità bancaria europea ha messo in guardia anche da un altro pericolo per la stabilità finanziaria europea.

A dicembre 2023, il settore delle istituzioni finanziarie non bancarie rappresentava oltre un quarto del debito emesso dalle banche e la crescita del credito privato o dei prestiti da parte delle istituzioni finanziarie non bancarie direttamente a famiglie e imprese è in rapida accelerazione in diversi stati dell’Ue.

L’esposizione delle banche europee verso le istituzioni finanziarie non bancarie ha raggiunto il 9,2% delle attività totali nel 2023, comportando una gradita concorrenza per i mutuatari, ma anche rischi quali potenziali standard per i prestiti più bassi, ha affermato l’ABE.

“Per individuare precocemente potenziali canali di contagio, le autorità di vigilanza e le autorità macroprudenziali devono inoltre concentrarsi in particolare sui collegamenti diretti e indiretti tra banche e istituzioni finanziarie non bancarie”, ha aggiunto.

L’Autorità ha sottolineato che la trasparenza dovrebbe essere migliorata, con dati migliori sui collegamenti tra banche e non banche.

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