Inflazione e guerra fanno salire i prezzi non solo dei prodotti alimentari, ma anche dei trasporti e del settore turistico, con un aumento di 900 euro in più a famiglia: i dati Codacons.
Inflazione e guerra tra Russia e Ucraina continuano ad avere ripercussioni sulle famiglie, fino a 900 euro di spesa in più. Gli aumenti riguardano in particolar modo il carrello della spesa, quindi prodotti alimentari (dall’olio di oliva al burro, passando per i gelati), ma a dare la stangata finale sono le vacanze.
Il settore turistico è tra quelli che hanno sofferto maggiormente le restrizioni della pandemia, e ora quando si prenota il pacchetto per le ferie ci sono anche gli aumenti del comporto dei trasporti da prendere in considerazione. A fare una panoramica degli aumenti ci sono i dati Istat, elaborati dal Codacons.
Oggi il tasso di inflazione acquisita per il 2022 è pari secondo l’Istat al +6,7%. In termini pratici vuol dire che, a parità di consumi, gli italiani subiscono nel corso dell’anno un aggravio di spesa pari a complessivi 53,5 miliardi di euro per l’acquisto di beni e servizi rispetto al 2021, a causa proprio dell’aumento di prezzi e tariffe. Solo per la spesa alimentare, la cui inflazione acquisita è pari al +7,5% nel 2022, le famiglie spendono in totale quasi 10,9 miliardi di euro in più.
Caro vita, 900 euro di spesa in più a famiglia
Il caro vita si fa sempre più insostenibile: i rincari arrivano a 564 euro all’anno in media a famiglia. Una coppia con due figli si trova a dover far fronte a 769 euro di spesa in più, gli aumenti per le coppie con un solo figlio si assestano a 694 euro, mentre la stangata per i nuclei familiari con tre o più figli arriva a 919 euro.
Questi aumenti sono il risultato dell’inflazione in crescita, con i rincari sui prezzi dei prodotti alimentari. Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori, ha elaborato uno studio per capire come l’inflazione registrata in Italia nei primi 7 mesi dell’anno si rifletta sui bilanci delle famiglie.
Gli aumenti su base annua con i rincari record di luglio riguardano:
- Olio di Semi 66%;
- Burro 31,9%;
- Farina 21,5%;
- Pasta 21,1%;
- Riso 18,8%;
- Gelati 18,2%;
- Latte conservato 15,9%;
- Pollo 15,7%;
- Uova 13,8%;
- Patatine Fritte 13,5%;
- Pane 12,5%;
- Verdura fresca 12,1%;
- Frutti di mare 11,5%;
- Zucchero 11,3%;
- Acque minerali 10,7%;
- Succhi di frutta 10,5%;
- Pesce fresco 10,4%;
- Latte fresco parzialmente scremato 9,8%;
- Salse e condimenti 9,8%;
- Olio di oliva 9,4%;
- Frutta fresca 8,7%;
- Caffè 6%.
Questi i primi 20 prodotti alimentari, ma spesso le percentuali non chiariscono a quanto ammontano gli aumenti. Quindi, per esempio l’olio che non sia d’oliva, per via della guerra in Ucraina, si impenna del 66% rispetto a luglio 2021, con un incremento di spesa per una famiglia media pari a 16,08 euro. Il burro, con un aumento del 31,9%, si traduce con un aumento di 8,92 euro, il prezzo della farina ha avuto un rincaro di 8,72 euro. La frutta, fuori dalla top 20 degli aumenti, costa l’8,4% in più, con una spesa supplementare pari a 43 euro e 3 cent.
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Ci sono poi gli aumenti relativi alle bollette e in generale dei costi per la casa:
- Energia elettrica 85,3%;
- Gasolio per riscaldamento 52,5%;
- Gas 42,7%;
- Apparecchi elettrici per la casa 13,8%;
- Condizionatori d’aria 9,9%;
- Frigoriferi, freezer 9,8%;
- Macchine da caffè 9,5%;
- Mobili per la casa 7,6%;
- Fiori 7,4%.
Quanto costano in più le vacanze a causa dell’inflazione?
A dare il colpo di grazia ci pensano le vacanze, con il settore del turismo colpito nell’ultimo mese da pesanti rincari e il comparto trasporti che registra a luglio tariffe in aumento del +13,9% su base annua:
- Voli internazionali 160,2%;
- Voli nazionali 26,9%;
- Alberghi e motel 15,8%;
- Traghetti 9,1%;
- Pacchetti vacanza 5,7%.
Il presidente Codacons Carlo Rienzi ha dichiarato:
“Solo per la voce trasporti una famiglia si ritrova oggi a subire un salasso pari in media a +481 euro annui rispetto al 2021. A luglio le tariffe dei biglietti aerei internazionali sono infatti salite del +160,2% su base annua, i traghetti del 9,1%, la benzina è aumentata del 22,3% e il gasolio del 30,9%. I pacchetti vacanza salgono del 5,7% mentre per dormire in un albergo si spende in media il 15,8% in più. Accelerano gli aumenti per bar e ristoranti, che a luglio hanno ritoccato i listini in media del +5%.”
Le vacanze estive del 2022 saranno ricordate come le più salate degli ultimi anni, conclude Rienzi, con i prezzi e le tariffe del comparto che rischiano di trasformare la villeggiatura in un lusso per ricchi e di impoverire ulteriormente una consistente fetta di popolazione.
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