Nuovo minimo storico per il costo del denaro australiano. Forse, per l’istituto guidato da Philip Lowe è arrivato il momento di una pausa.
In linea con le stime degli analisti, la Reserve Bank of Australia (RBA) ha annunciato di aver ridotto il costo del denaro.
Alle 6:30 italiane, l’istituto guidato da Philip Lowe ha annunciato di aver ridotto il tasso benchmark di 25 punti base all’1%.
Dopo quello messo in campo a maggio, si tratta del secondo taglio consecutivo e per il tasso benchmark si tratta del nuovo minimo storico.
Australia: pesa guerra commerciale
La decisione è stata motivata dalle recenti indicazioni deludenti arrivate dall’economia reale, in cui spicca un andamento ancora troppo timido delle retribuzioni.
Ovviamente pesa anche l’incertezza innescata dalle dispute commerciali (la Cina è il primo partner commerciale del Paese) “che influenza l’andamento degli investimenti –ha detto il chairman- e fa sì che i rischi per l’economia globale siano orientati al ribasso”.
Australia: è arrivato il momento di una pausa?
A questo punto, rileva Robert Carnell, Chief Economist di ING, potrebbe essere arrivato il momento di una pausa.
“Alla fine della scorsa settimana la probabilità di tassi allo 0,75% entro il prossimo meeting (6 agosto) era del 26,7%, oggi è al 21% e le probabilità non superano il 30% fino al prossimo mese”.
Questo sta portando a un rafforzamento del dollaro australiano che vede il cambio con il biglietto verde salire dello 0,28% a 0,6983 usd.
Australia: nuovo taglio entro fine anno
“Contrariamente a quanto pensavamo prima di questo incontro, la RBA sembrerebbe essere dell’opinione che, con munizioni limitate e inefficaci, è meglio usarle in modo aggressivo”, continua Carnell.
L’esperto valuta quindi “probabile” un altro taglio dei tassi nei prossimi mesi.
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