I PM di Roma hanno inoltrato un avviso di garanzia a Giuseppe Conte e a sei Ministri: avviate le indagini per la verifica di come il Governo ha gestito la pandemia.
COVID-19 e lockdown: avviso di garanzia recapitato dai PM di Roma nei confronti del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e di altri sei ministri del suo Governo (Bonafede, Di Maio, Speranza, Lamorgese, Gualtieri, Guerini).
A darne comunicazione una nota pubblicata dalla Presidenza del Consiglio, con la quale viene comunicata la trasmissione al Tribunale dei Ministri degli atti di un procedimento nato a causa delle varie denunce provenienti da soggetti di varie parti d’Italia e che riguardano il modo con cui dal Governo è stata gestita la pandemia da COVID-19.
Un atto dovuto, con Conte e i Ministri interessati che si sono detti disponibili fin da subito a “fornire ai magistrati ogni elemento utile per completare l’iter procedimentale, in uno spirito di massima collaborazione”.
Avviso di garanzia a Conte e sei ministri: cosa significa?
L’avviso di garanzia è l’atto disposto dal pubblico ministero durante le indagini investigative. Questo viene notificato sia alla persona indagata quanto a colui che è stato danneggiato dal reato in ogni caso in cui la procura ritiene sia necessario lo svolgimento di un atto garantito, di un’indagine in cui per legge è richiesta la presenza dell’avvocato della parte.
Attenzione: il fatto che a Giuseppe Conte e a parte del Governo sia stato recapitato un avviso di garanzia non significa che questo sia colpevole, o comunque sospettato. Si tratta, infatti, solamente di una comunicazione riguardo al coinvolgimento dell’indagine, con le Forze dell’Ordine che avranno il compito di procedere per fare chiarezza e valutare se ci siano prove di colpevolezza.
Avviso di garanzia: cosa rischia Giuseppe Conte e i Ministri interessati?
L’avviso di garanzia è stato inoltrato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ad altri sei ministri, quali:
- Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede;
- Ministro degli Esteri Luigi Di Maio;
- Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri;
- Ministro della Difesa Lorenzo Guerini;
- Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese;
- Ministro della Salute Alfonso Bonafede.
Si tratta comunque di un atto dovuto: i PM, infatti, non potevano esimersi dall’avviare un’indagine che vedrà coinvolte le persone appena citate viste le numerose denunce presentate ai loro danni con oggetto la gestione della pandemia da COVID-19. Nel dettaglio, i reati contestati dalle varie denunce arrivate da varie parti d’Italia sono:
- epidemia;
- delitti colposi contro la salute;
- omicidio colposo;
- abuso d’ufficio;
- attentato contro la Costituzione;
- attentato contro i diritti politici del cittadino.
In ogni caso non ci dovrebbero essere conseguenze per Giuseppe Conte e per i Ministri interessati. Come si legge dalla nota di Palazzo Chigi, infatti, la Procura di Roma chiederà l’archiviazione. L’avviso di garanzia, infatti, è stato “un atto dovuto” e, come specificato dall’Ufficio della Procura, si ritiene che le notizie di testo siano “infondate” e dunque da “archiviare”.
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