Avvocati: multa di 3mila euro per chi non denuncia il cliente sospetto

Simone Micocci

21 Luglio 2017 - 15:17

Nuovi obblighi per gli avvocati con l’entrata in vigore del ddl antiriciclaggio: ecco cosa sapere per evitare di essere sanzionati.

Avvocati: multa di 3mila euro per chi non denuncia il cliente sospetto

Multa da 3mila euro per l’avvocato che non denuncia un cliente sospetto: lo stabilisce il decreto legislativo n°90 del 2017, entrato in vigore lo scorso 4 luglio.

Si tratta di un decreto legislativo attuativo della direttiva europea che stabilisce le norme in materia di antiriciclaggio alcune delle quali riguardano direttamente gli avvocati.

Ed è per questo che pochi giorni dopo dall’entrata in vigore del decreto il Consiglio Nazionale Forense ha emanato una nota ai Presidenti dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati per informarli delle novità e per diffondere le linee guida in materia di antiriciclaggio.

Le novità sono molteplici ma la più importante, anche perché è quella che prevede una sanzione molto severa per chi non la rispetta, è quella riguardante l’obbligo di denuncia nel caso in cui si abbiano dei sospetti nei confronti del proprio cliente.

La sanzione come abbiamo anticipato ammonta a 3.000 euro ma può essere persino maggiore nel caso in cui si vengano a sommare più violazioni gravi. E visto che “ignorantia legis non excusat” il Consiglio Nazionale Forense ha deciso di informare gli avvocati di tutte le novità introdotte in tema di antiriciclaggio.

Quali sono le sanzioni per chi non denuncia? Facciamo chiarezza analizzando tutte le novità per gli avvocati introdotte dal decreto legislativo 90/2017 di recepimento della Direttiva UE n°849 del 2015.

Decreto antiriciclaggio: quali novità per gli avvocati?

Come comunicato dal Consiglio Nazionale Forense, con l’approvazione del decreto legislativo in tema di antiriciclaggio il Governo ha scelto di non abrogare il vecchio decreto 231/2007 ma di sostituirlo completamente.

Tra le novità introdotte ce ne sono alcune particolarmente rilevanti per i professionisti legali, quali:

  • non è più obbligatorio tenere il registro clienti, ma l’avvocato è comunque dovuto alla conservazione di tutti i documenti di identificazione dei propri assistiti;
  • ampliata l’applicazione del principio dell’approccio basato sul rischio;
  • maggiore attenzione alla verifica della clientela, in particolare quando si assiste un soggetto diverso da una persona fisica;
  • riformato il sistema sanzionatorio.

Le ultime due sono le novità che meritano di un ulteriore approfondimento, perché attribuiscono un nuovo onere per gli avvocati i quali - se non vogliono essere soggetti a sanzione - dovranno prestare molta attenzione al cliente che assistono denunciando immediatamente delle sospette irregolarità .

Avvocati: obbligo di denuncia dei clienti sospetti

L’obbligo di denuncia è spiegato in maniera chiara nelle nuove FAQ in materia di antiriciclaggio che il CNF ha ritenuto opportuno aggiornare dopo l’entrata in vigore delle nuove norme. Qui si legge che l’avvocato ha l’obbligo di segnalare un’operazione sospetta effettuata da un proprio assistito.

Nel dettaglio, con il termine “sospetto” si intendono tutte quelle operazioni che sembrano essere finanziate tramite fondi di provenienza illecita, dietro alle quali si possono nascondere delle azioni di riciclaggio o addirittura dei finanziamenti alle attività terroristiche.

Qualora l’avvocato si trovi davanti ad un’operazione sospetta deve darne comunicazione immediatamente all’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, o altrimenti sarà soggetto ad una sanzione di tipo amministrativo.

Le sanzioni per l’avvocato che non rispetta le regole

All’avvocato che non denuncia un’operazione sospetta - che poi si confermerà essere reato - viene comminata una sanzione amministrativa di 3.000 euro, che può raggiungere cifre più elevate qualora le violazioni delle nuove norme in materia di antiriciclaggio siano gravi, ripetute o sistematiche. Ad esempio, per una violazione plurima l’importo della sanzione va dai 30mila ai 300mila euro.

Se invece l’avvocato decide di non denunciare un’operazione sospetta così da trarne un vantaggio economico, la multa va dai 450mila (vantaggio determinato) al milione di euro (vantaggio indeterminato).

Per chi non rispetta l’obbligo di conservazione la sanzione è di 2mila euro che in presenza di aggravanti (violazioni gravi, ripetute e sistematiche) può raggiungere i 50mila euro.

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