Banche italiane in fase di consolidamento (M&A), che succederà nel 2025 a utili, capitali e dividendi? Attenti ai fattori BCE e BTP.
Notizie no per le banche italiane, ma non solo, con le azioni che per ora rimangono ostaggio a Piazza Affari dei vari rumor su ipotetiche operazioni di risiko bancario (M&A).
A forgiare il destino del comparto, nel corso del 2025, non saranno però solo eventuali nozze che riusciranno magari a ridisegnare la mappa del sistema bancario italiano. Altri fattori cruciali, oltre ai dossier dell’OPS lanciata su Banco BPM da UniCredit, del possibile matrimonio tra MPS e il cavaliere bianco che ancora non c’è, e dell’OPA presentata da Banco BPM su Anima Holding, saranno ovviamente la direzione e la performance degli utili del settore: e, ovviamente, i dividendi più o meno ghiotti che gli istituti riusciranno ad assicurare agli stakeholders.
In attesa delle trimestrali, che inizieranno a essere annunciate tra pochi giorni, avvertimenti non proprio di buon auspicio su come andranno le cose in questo anno 2025, dopo un 2024 decisamente brillante, a parte la ben triste e nota eccezione di Borsa, sono approdati a Piazza Affari proprio qualche ora fa. Attenzione a quei fattori da cui le banche italiane inevitabilmente dipendono: i BTP e i tassi della BCE. [...]
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