Come da copione, la Bank of England ha annunciato il secondo rialzo consecutivo del tasso benchmark. Il Comitato di politica monetaria ha inoltre deliberato la riduzione degli acquisti di titoli.
Il Comitato di politica monetaria della Bank of England (BoE) ha annunciato di aver incrementato il costo del denaro di 25 punti base allo 0,5%.
La decisione, che è in linea con le stime, è stata presa con una maggioranza di 5 membri su 9. La minoranza era intenzionata ad incrementare il tasso benchmark di 50 punti base.
Per l’istituto con sede a Threadneedle Street si tratta del secondo rialzo consecutivo: nel meeting di dicembre il tasso di riferimento era stato portato dallo 0,1 allo 0,25 per cento (era dal 2004 che i tassi non venivano alzati per due meeting consecutivi).
Bank of England: non solo rialzo dei tassi, al via il Quantitative Tightening
Come riporta il comunicato stampa diffuso dalla BoE, la decisione è stata presa per “raggiungere il target di inflazione del 2%” e per “sostenere crescita ed occupazione”.
Ma quello del rialzo del costo del denaro non è l’unico intervento varato oggi: è in partenza anche il Quantitative Tightening.
“Il Comitato ha votato all’unanimità per la riduzione immediata degli acquisti di titoli governativi”, riporta la nota diffusa dalla BoE. Questa manovra avverrà tramite il mancato reinvestimento dei titoli in scadenza.
Sempre all’unanimità è stata varata una riduzione dello stock di obbligazioni societarie detenute, tramite lo stop ai reinvestimenti e per mezzo di vendite sul mercato.
Secondo gli economisti della Bank of England, l’inflazione raggiungerà un picco al 7,25% nel mese di aprile, contro il 6% stimato a dicembre.
Le reazioni del mercato
Debole, il Ftse100 al momento quota in rosso dello 0,2% mentre il cambio sterlina/dollaro scambia non lontano dai massimi intraday a 1,36 (+0,18%).
Deciso segno più per il decennale UK, che vede il rendimento salire all’1,3665%, il dato maggiore dal novembre 2018.
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