Blocco metro A Roma, è possibile ottenere il rimborso dell’abbonamento? Come chiedere il risarcimento per i disservizi

Stefano Rizzuti

27 Gennaio 2023 - 13:11

La circolazione della metro A di Roma è stata chiusa nella tratta Ottaviano-Termini per la seconda volta in pochi giorni: si ha diritto a un rimborso? Ecco come chiedere un risarcimento.

Blocco metro A Roma, è possibile ottenere il rimborso dell’abbonamento? Come chiedere il risarcimento per i disservizi

Una settimana d’inferno per i passeggeri della metro A di Roma. Dopo lo stop alla circolazione di cinque ore di martedì, arriva un nuovo blocco venerdì 27 gennaio, con la linea sospesa tra Ottaviano e Termini a partire da poco dopo le 9 di mattina. Anche in questo caso, così come avvenuto martedì, la comunicazione è arrivata solo all’ultimo, quando gli utenti erano già all’interno delle carrozze della metro.

La circolazione è stata interrotta nella tratta tra Ottaviano e Termini e tra Termini e Ottaviano, quasi metà linea della metro A. Atac ha messo a disposizione degli utenti dei bus sostitutivi, con inevitabili disagi per i viaggiatori che hanno dovuto attendere le navette o ricorrere ad altri mezzi.

Trattandosi del secondo disservizio di questo genere, peraltro anche in questo caso prolungato per più ore nel corso della mattinata, viene quindi da chiedersi se è possibile chiedere un risarcimento o un rimborso sotto qualsiasi forma per quegli utenti che hanno pagato un abbonamento mensile o annuale per il trasporto pubblico romano.

Metro A bloccata, cosa è successo

Dopo lo stop di circa 5 ore di martedì 24 gennaio, nella mattinata di venerdì 27 gennaio è arrivata una nuova sospensione della circolazione della metro A, sempre nella stessa tratta: da Ottaviano e Termini, in entrambe le direzioni. Atac ha spiegato che l’intervento tecnico che ha portato al blocco del servizio riguarda una rotaia. Il servizio è tornato regolare dopo circa tre ore.

Il Codacons chiede risarcimenti ai viaggiatori

Dopo la prima giornata di sospensione della metro A, il Codacons ha chiesto in procura di avviare un’indagine contro Atac, ipotizzando la “possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio”. Inoltre l’associazione a difesa dei consumatori ha annunciato che pubblicherà online un modulo per permettere ai passeggeri coinvolti dai disagi e che hanno subito danni a causa dell’interruzione, di “chiedere il giusto risarcimento al sindaco Gualtieri e ad Atac”.

Disservizi trasporti pubblici, possibile il risarcimento?

Ma è possibile, in generale, chiedere il risarcimento in caso di disservizi e sospensione della circolazione delle metropolitane? Il trasporto pubblico viene affidato dall’ente pubblico (per esempio il Comune) a un’azienda attraverso un contratto di servizio, all’interno del quale devono essere definiti lo standard di qualità del servizio, ma anche le modalità e i tempi di eventuali reclami, nonché le modalità dei ristori.

In linea di massima le condizioni di questi accordi prevedono che sia possibile chiedere un rimborso del biglietto in caso di cancellazione o ritardo, in ambito urbano, di 30 minuti. Il rimborso equivarrebbe al costo del biglietto. In caso di abbonamenti, invece, il rimborso si calcola come percentuale giornaliera del costo completo dell’abbonamento: di fatto si viene risarciti per tutta la giornata in cui si sono verificati disservizi.

Il problema, però, è che l’azienda può appellarsi a diversi motivi per non elargire il rimborso: calamità naturali, scioperi e anche emergenze imprevedibili. Quindi anche un incidente può giustificare il disservizio e non dare diritto al risarcimento per gli utenti danneggiati.

Si può chiedere un rimborso dell’abbonamento ad Atac?

Cercando sul sito di Atac, si capisce che ottenere un risarcimento non è facile. In una delle faq, per esempio, si chiede se è possibile ottenere un rimborso dell’abbonamento. La risposta è no (con l’unica eccezione avvenuta durante il lockdown, ormai due anni fa): “A oggi non è prevista alcuna azione di rimborso del valore residuo del titolo di viaggio acquistato”. Questa formula, però, non fa riferimento ai disservizi, ma sembra più che altro applicabile nel caso in cui un utente non abbia più bisogno del suo abbonamento (magari perché ha cambiato città, per esempio) e non ha diritto a un rimborso.

Andando a guardare cosa dice, invece, la carta dei servizi di Atac, in questo caso si fa riferimento solo ai rimborsi per il mancato funzionamento delle biglietterie, per esempio quando viene pagato un biglietto, ma non stampato. Eppure la possibilità di chiedere un rimborso per i disservizi e i malfunzionamento c’è, come dimostra anche il fatto che - stando alle statistiche di Atac del 2021 - il 16% delle richieste arrivate all’azienda ha riguardato proprio i rimborsi.

Richiesta risarcimento: come presentare reclamo ad Atac

Per presentare segnalazioni e reclami ad Atac, quindi presumibilmente anche richieste di risarcimento, è possibile scrivere all’indirizzo o compilare il form presenti sul sito a questo indirizzo. L’autore del reclamo deve esporre la sua richiesta specificando le circostanze a cui fa riferimento e allegando la documentazione utile per facilitare la ricostruzione del problema. Atac si impegna a dare una risposta a tutte le segnalazioni entro 30 giorni dal loro invio.

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