Nuovi aumenti per le bollette del gas. C’è preoccupazione per i mesi freddi. Ecco a quanto ammonta il rialzo.
Da luglio ad agosto la bolletta del gas per una famiglia con consumi medi è aumentata del +2,3%. A confermarlo è l’ultimo comunicato di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), che delinea un generale aumento, anche se restano invariati gli oneri e la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura.
Al netto del recente aumento segnalato dall’autorità, la spesa per il gas di una famiglia tipo (con un consumo medio di 1.400 metri cubi annui) nel periodo da settembre 2022 ad agosto 2023 è in calo del -12,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.
In vista dei mesi freddi il calo potrebbe però assottigliarsi, fino a scomparire. Infatti la corsa agli accaparramenti potrebbe portare a un’impennata delle quotazioni. “Il governo non può farsi trovare impreparato”, dice Furio Truzzi di Assoutenti e deve studiare ogni possibile azione di contrasto. Anche per l’Unione nazionale consumatori il rialzo è allarmante. Infatti non può che preoccupare, scrivono in un nota, nonostante i consumi ridotti all’osso.
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Prezzi del gas in aumento: il rincaro per le famiglie
Arera ha aggiornato il documento che monitora i prezzi del gas. Nell’ultimo mese preso in esame (agosto 2023) è stato segnalato un aumento del +2,3% rispetto al mese precedente di luglio. La nota di Arera spiega che l’aggiornamento complessivo per l’utente tipo è determinato interamente dall’aumento della spesa per la materia gas.
Infatti, con un rapido controllo, è possibile osservare che gli oneri, la tariffa per il trasporto e la misura, restano invariati. Al contrario il prezzo della materia prima gas per il mese di agosto è pari a 33,21 a megawattora.
Allarme dalle associazioni: rischio inverno difficile senza intervento
L’annuncio di Arera fa scattare l’allarme delle associazioni dei consumatori che moderano la situazione prezzi nelle bollette di luce e gas. Sul tema sono intervenuti il presidente di Assoutenti Furio Truzzi e Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori.
Secondo Truzzi è tempo di impegnare il governo in un’azione di contrasto al dramma delle bollette. In vista dell’arrivo dei mesi freddi infatti, con la corsa agli accaparramenti, c’è il rischio di un’impennata delle quotazioni. Questo, come spiega il presidente di Assoutenti, si riverserebbe in modo diretto sulle tariffe dei prossimi mesi e quindi sulle tasche degli italiani. “Il governo non deve farsi trovare impreparato e deve studiare ogni possibile azione di contrasto per evitare il dramma delle bollette vissuto negli ultimi due anni nel nostro paese”, ha sottolineato.
Da Vignola, di Unc, arriva invece un “allarme bollette”. Infatti anche se i consumi sono ridotti all’osso e gli stoccaggi a luglio erano già al 87%, non può che preoccupare in vista dell’imminente avvio della prossima stagione termica. Secondo il responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori infatti c’è il rischio che a ottobre, con la ripresa della domanda, arrivi una stangata per le famiglie.
“Per questo - sottolinea Vignola - il Governo non solo deve subito rinnovare anche per il quarto trimestre la riduzione dell’Iva sul gas al 5%, ma farebbe bene anche rimettere almeno parte degli sconti sugli oneri di sistema tolti da aprile”. Questa richiesta si basa sul calcolo effettuato dall’associazione, che prevede una spesa extra di 28 euro in più a base annua per una famiglia tipo.
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